Dopo le prese di posizione di singole sigle, arriva oggi il comunicato unitario ufficiale con cui i sindacati parlano del rientro a scuola più che commentare l’intervista che la ministra Azzolina ha rilasciato a Repubblica nei giorni scorsi.
Ma i toni, sorprendentemente, sono piuttosto morbidi, segno che le organizzazioni sindacali, almeno in questa fase, non vogliono alzare ancora di più il livello dello scontro con la Ministra.
A proposito della mancanza di collaborazione di cui parla Azzolina li accusa, i sindacati replicano: “Abbiamo contribuito alla redazione del protocollo per il rientro a scuola in sicurezza il 1° settembre, ancora inattuato, così come avevamo a suo tempo collaborato attivamente alla stesura di quello che ha consentito di svolgere serenamente e positivamente gli esami di stato in presenza. Si fa perciò molta fatica a trovare argomenti che possano giustificare i pesanti attacchi rivolti da più parti ai sindacati, tacciati ancora una volta, in modo generico e indistinto, di essere un freno ad un altrettanto generico e indecifrabile cambiamento”.
“Il sindacato – aggiungono – non possiede poteri decisionali, attribuiti a chi governa, ma esercita una rappresentanza sociale svolgendo in un contesto di libertà e pluralismo funzioni il cui valore è riconosciuto dalla Costituzione. Preoccupante che qualcuno consideri tutto questo come un fastidioso impiccio, paventando – come accade nei peggiori contesti totalitari – indimostrabili e inesistenti sabotaggi”.
Ma con il comunicato odierno, i sindacati rispondono anche al professore Ernesto Galli Della Loggia che in un editoriale pubblicato sul Corriere lancia nei loro confronti accuse decisamente pesanti, tra le quali persino quella di poter godere dell’uso di veri e propri uffici presso il Ministero.
“Al professor Galli della Loggia – sottolineano i segretari nazionali – vogliamo dire che fra i tanti italiani che ignorano l’esistenza di uffici dei sindacati scuola nelle stanze del ministero ci siamo anche noi. Ammesso e non concesso che riservare uno spazio ai rappresentanti dei lavoratori sia da considerarsi illecito e/o disdicevole, non abbiamo infatti mai avuto, né abbiamo, uffici all’interno del Ministero. Li hanno, come previsto dalla legge 300 per chi rappresenta i lavoratori pubblici e privati, i sindacati che organizzano i dipendenti del Ministero, peraltro nel piano interrato e non al piano di ingresso”.
Non una parola si legge invece nel comunicato a proposito delle “rivelazioni” contenute in un articolo pubblicato oggi dal quotidiano Il Messaggero secondo cui il presidente Conte avrebbe telefonato alla ministra Azzolina per richiamarla a maggior moderazione nei confronti delle organizzazioni sindacali.
E neppure una parola viene dedicata alla durissima dichiarazione della ex ministra Valeria Fedeli.
In ogni caso resta il fatto che il clima è molto teso e che i problemi sul tappeto sembrano sempre più difficili da risolvere.
Proprio oggi, per esempio, il presidente della Regione Campania De Luca ha detto che a suo parere che prima di entrare in classe gli alunni dovrebbero essere sottoposti al test di temperatura, operazione in sé non complicatissima ma che richiede strumentazione e organizzazione adeguate.
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