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Rientro a scuola, sono in tanti a lamentare ritardi e incertezze

L’anno scolastico prenderà il via tra due settimane, ma emergono con evidente chiarezza situazioni allarmanti e ritardi notevoli per un avvio di anno scolastico in piena sicurezza.

Pittoni (LEGA), tre mesi di ritardo su tutti i fronti

“Non basterà il soccorso del Comitato tecnico scientifico col dietrofront sul distanziamento (in situazioni particolari ora è sufficiente la mascherina) a salvare il ministro Azzolina da tre mesi di ritardo su tutti i fronti per il riavvio della scuola in sicurezza. Anche il decreto Agosto non prevede risorse per utilizzare spazi delle scuole paritarie (Azzolina pretende che i locali siano messi a disposizione a titolo gratuito), dopo il no del ministro al nostro maxi piano di stabilizzazione (presentato a marzo) per disporre in tempo utile dei docenti titolari necessari e dopo che, per i banchi singoli, l’inerzia dello stesso ministro abbia portato prima alla nomina di un commissario e poi a una discussa gara europea fuori tempo massimo”. Lo dichiara il senatore Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura a palazzo Madama.

Gilda Insegnanti lamenta ritardi e improvvisazione

Purtroppo, nonostante le precoci dichiarazioni della ministra, che già il 26 giugno annunciava nel “Piano scuola 2020/2021” la predisposizione di “un cruscotto informativo” che “consentirà di poter definire il distanziamento e di rendere evidente i casi in cui gli spazi non risultino sufficienti” ad oggi, quando mancano 15 giorni alla ripresa delle attività didattiche, non abbiamo alcuna evidenza pubblica, riferisce Rino Di Meglio della Gilda Insegnanti, del famoso “Cruscotto” e dei dati che alle scuole servirebbero per definire le misure di sicurezza.

Al contrario registriamo – afferma Rino Di Meglio – c’è stupore nell’essere venuti a conoscenza del fatto che la Ministra Azzolina abbia chiesto al CTS di specificare che in caso di impossibilità di distanziamento di almeno un metro tra gli studenti di una stessa classe, l’utilizzo della mascherina sia elemento valido per svolgere in sicurezza l’attività didattica delle lezioni.

La ripresa delle lezioni in presenza, continua Di Meglio, dovrebbe essere garantita in tutti gli ordini di scuola e a tutte le studentesse e gli studenti, con il regolare distanziamento tra studenti, senza alcuna ipotesi di didattica a distanza o mista, tranne che nel caso di un nuovo, non augurabile, lockdown.

Lucio Ficara

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