“Tirarsi indietro è una vergogna, va dato un segnale di responsabilità, nel momento in cui sta arrivando la seconda ondata di Covid non possiamo tirarci indietro, il nostro codice deontologico è chiaro in tal senso”: non usa giri di parole Biagio Papotto, segretario nazionale della Cisl Medici, a proposito della decisione presa da numerosi dottori di base del Sindacato medici italiani – che rappresenta circa 8 mila medici tra ospedalieri, di famiglia e guardie mediche – di non effettuare i test al personale scolastico in vista della ripresa delle lezioni.
“Noi non ci tiriamo indietro”
Papotto, intervistato dall’agenzia Ansa, ha assicurato che “i medici aderenti alla Cisl come alla Fimmg, effettueranno i test sierologici”.
“Siamo per aprire le scuole e nel momento in cui lo Stato ha bisogno dei medici di base noi non ci tiriamo indietro, sarebbe pretestuoso e vergognoso farlo”, ha concluso il sindacalista dell’organizzazione Confederale.
Se i medici di base dicono no c’è la Asl
Un mese fa il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri aveva detto che per somministrare i test “ci avvarremo dei medici di famiglia, delle Asl e dei distretti sanitari e l’operazione verrà ripetuta nel corso dell’anno con delle cadenze in base all’evoluzione della pandemia”.Inoltre, il commissario aveva detto che “l’operazione verrà ripetuta nel corso dell’anno con delle cadenze in base all’evoluzione della pandemia”.
Comunque su base volontaria
Sulla somministrazione dei test sierologici, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha poi assicurato che si svolgeranno solo “su base volontaria: tante persone del mondo della scuola ce li hanno chiesti ma sono su base assolutamente volontaria”, ha sottolineato la titolare del MI.
La ministra ha tenuto a dire che è questa la verità e quindi di diffidare delle fake news “come quelle a cui Salvini ci ha abituato, che finiscono per preoccupare le famiglie. Il Paese non le merita”.