Per ripartire a settembre serve la collaborazione di tutti, abbattendo posizioni politiche e ideologiche: non solo studenti e personale, ma anche enti locali, famiglie e sindacati. Lo ha detto il 2 luglio la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ai rappresentanti degli studenti del Molise presso la Scuola Allievi Carabinieri ‘Frate’ di Campobasso dove si è poi svolto il tavolo tecnico per l’istruzione post-Covid, al quale hanno partecipato la dirigente Usr Molise Anna Paola Sabatini, l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Di Baggio, i sindaci e i presidenti delle due province molisane, il dirigente Asrem Oreste Florenzano i rappresentanti dell’Anci.
“Si vince assieme ad enti locali, famiglie, sindacati”
“La scuola non ha colore politico, se vogliamo riaprire la scuola a settembre il modello è quello degli Esami di Stato improntato alla collaborazione”, ha spiegato la ministra riferendosi alla riapertura delle scuole a settembre.
“La sfida è grande, riguarda otto milioni di studenti – ha proseguito Azzolina – ma si vince con la condivisione di proposte degli enti locali, famiglie, sindacati“.
Questo, perché “la scuola è tema e futuro del Paese, non riguarda solo ministero dell’Istruzione ma tutti”, ha ribadito Azzolina.
I metri quadrati necessari
Rivolgendosi direttamente agli studenti, la ministra ha detto: “Siete la parte più bella del Paese”. Ha quindi chiesto loro come è andato l’Esame di maturità. Quindi ha commentato: “Anche per me emozione doppia: esame e riapertura della scuola”. Quindi li ha rassicurati: “Settembre è il prossimo obiettivo”.
A questo scopo, Azzolina ha ricordato che è stato “creato un software che ci permette di incrociare tutti i dati, sia i metri quadrati che abbiamo per ogni scuola, il numero di studenti e il distanziamento previsto“: un meccanismo che ad oggi ha portato a quantificare oltre un milione gli alunni da collocare al di fuori dell’istituto scolastico dove sono iscritti.
“Questo strumento informatico è importantissimo – ha sottolineato – perché a livello nazionale ci permette di avere un quadro completo che prima non esisteva”.
In Molise poche classi pollaio
La ministra ha quindi commentato positivamente il quadro del territorio visitato. La titolare del MI ha sottolineato che “la situazione in Molise è buona, perché non abbiamo riscontrato un numero elevato di alunni per classe”.
E ancora: “Se la situazione in Italia fosse quella del Molise, io starei molto tranquilla”: qui “la situazione è confortante, dai dati che ho visto non abbiamo molte classi pollaio“: una situazione, quella delle classi con 28-30 e oltre alunni, che però non sembra scemare in altre regioni, soprattutto nei capoluoghi di provincia dove si arriva a classi-mostro di 34 allievi. Sul tema dei trasporti ha specificato che “siamo sulla buona strada”.
“Altro che il Molise non esiste! Dal punto di vista scolastico ci sono delle eccellenze e dei progetti innovativi. Il Molise è davvero molto avanti”.
“Ho riscontrato la massima collaborazione da parte delle istituzioni locali. Siamo pronti a recepire le richieste del Molise e a lavorare insieme per la riapertura delle scuole”, ha concluso Azzolina.