“La Scuola del Futuro” è un’indagine sui bisogni e le aspettative degli studenti nel ritorno in aula dopo l’emergenza Coronavirus, realizzata dal Dipartimento di Psicologia dell’Università Sapienza di Roma.
Lo studio ha coinvolto i tre principali attori del processo didattico: insegnanti, studenti delle Scuole del primo e secondo Ciclo e genitori.
Ad ognuno di essi è stata richiesta la compilazione di un diverso questionario on-line, riguardanti la percezione della didattica a distanza (DaD). Lo scopo è stato indagare come studenti, genitori e docenti hanno affrontato la didattica a distanza, con quali strumenti e tecnologie, soffermandosi, in particolare, anche sulla percezione dell’autoefficacia nell’adempimento di compiti specifici, anche rispetto alle precedenti esperienze di attività didattica in presenza. Un secondo aspetto tenuto in considerazione sono state le relazioni interpersonali, i loro su aspetti emotivi e affettivi connessi alla condivisone di aspetti legati al contesto scuola che non sono, però, strettamente legati agli aspetti della didattica.
La ricerca ha coinvolto un campione totale di 12.000 soggetti. Ecco alcuni dati riferiti agli studenti.
La maggioranza dei rispondenti ha dichiarato di aver iniziato a seguire le lezioni online dal momento in cui è partita la DaD (94%), e di non aver avuto particolari problemi (68,2%). Il 24,5% ha dichiarato di aver avuto problemi con la connessione.
La maggioranza degli studenti ha dichiarato di non essere stato supportato da un adulto della DaD (54,2%).
In prevalenza, possiedono strumenti elettronici per collegarsi (83,2%). Lo strumento più utilizzato per seguire le lezioni è il computer, segue lo smartphone e infine il tablet.
In maggioranza gli allievi hanno detto di essere riusciti a seguire le lezioni (73%), ma di distrarsi facilmente (12,6%) e di venire disturbati durante la lezione (6,8%). Sempre in maggioranza, indicano di non aver saltato le lezioni (50,5%); se questo è avvenuto è principalmente per problemi con il collegamento internet o con lo strumento utilizzato (27,4%).
Molti dei rispondenti (75,6%) seguono le lezioni da uno spazio privato, mentre 146 (20,7%) in una stanza condivisa.
Molti studenti dichiarano di aver avuto delle difficoltà prevalentemente per problemi legati alla connessione (27,7%), benché in maggioranza dichiarino di non averne avuti (68%).
Gli studenti dichiarano in prevalenza di possedere strumenti elettronici per collegarsi (93%). Lo strumento più utilizzato per seguire le lezioni è il computer, segue il tablet e infine lo smartphone.
In maggioranza dichiarano di avere in casa uno spazio privato per seguire le lezioni (69,8%). Un numero percentualmente basso, ma comunque rilevante, dichiara di non avere uno spazio in casa (3,6%).
Tra le ragioni addotte alla mancata partecipazione ad alcune lezioni vi è “Il non essersi svegliato in tempo” (28,1%), “Avere problemi con lo strumento per collegarsi” (9%). Un buon numero dichiara anche di non avere partecipato semplicemente “Per mancata voglia” (14,2%).
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