Sul rientro a scuola a settembre continua il valzer dei rimandi delle decisioni a data destinarsi. Dalle parole del presidente della task force istituita dal ministero dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenuto in audizione alla Camera, si comprende che Governo e Parlamento si devono ancora esprimere in merito.
Chiedete ad altri…
Rispondendo alle numerose domande, il professor Bianchi ha girato ad altri responsabili le questioni relative ai comportamenti di carattere sanitario e soprattutto di tipo finanziario.
“Le regole sanitarie sono troppo esondanti? Non lo so. E’ Miozzo (coordinatore del Comitato tecnico scientifico ndr) il responsabile di tutti i presidi di contenimento dell’epidemia, le domande le dovete rivolgere a lui. A lui dovete domandare quante mascherine e quanto distanziamento nei vari scenari”, ha spiegato Bianchi.
Le linee guida le farà il ministro
All’accademico è stato anche chiesto chi dovrà prendere le decisioni finali sulle modalità organizzative del ritorno a scuola: deve decidere, ha replicato, “chi è stato eletto, io sono qui solo per una competenza tecnica di supporto di chi ha responsabilità: il governo e il Parlamento. Le linee guida le farà il ministro che poi si confronterà con voi”.
La pubblicazione delle linee guida per il rientro è stata data per imminente dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Per quanto ci riguarda, “noi siamo stati puntuali. A noi non è stato chiesto di formulare previsioni di carattere finanziario. La disponibilità di decidere quante risorse vanno date alla scuola non può essere di un Comitato di esperti; credo sia giusto che nel momento di difficoltà il paese si rivolga agli esperti ma ognuno deve fare il proprio lavoro: vorrei essere più coraggioso ma non è il mio ruolo”.