Nella rubrica “L’esperto risponde” su ItaliaOggi, spazio al quesito di un lettore riguardante il caso di un docente che si era assentato da scuola per infortunio con un mese di prognosi.
Il dirigente scolastico aveva stipulato con un supplente un contratto di supplenza per 30 giorni. Il docente, però, è guarito prima del previsto ed è tornato anticipatamente a scuola. Il dirigente non ha licenziato il titolare e la docente è rimasta a disposizione per le supplenze.
La decisione assunta dal preside è corretta. La durata della supplenza è direttamente proporzionale alla retribuzione e nel caso dei precari assume rilievo anche ai fini del punteggio, al crescere del quale aumentano anche le probabilità di ottenere un incarico. Aspetti che vincolano l’amministrazione al rispetto degli accordi, in mancanza dei quali ci sarebbe il rischio di azioni risarcitorie.
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