Le scuole sono letteralmente nel caos. Tra nuovo decreto legge, che sposta l’avvio delle attività didattiche in presenza per le superiori a partire dall’11 gennaio, e ordinanze regionali, con misure più restrittive, i Dirigenti scolastici si trovano in una situazione di estrema difficoltà nella gestione del rientro a scuola.
Innanzitutto, va detto che dal 7 gennaio (dall’8 in Sicilia, come previsto da calendario scolastico regionale) le scuole secondarie di II grado riprendono comunque in didattica a distanza, quindi i DS dovranno definire l’orario delle lezioni in DAD per il 7, l’8 ed eventualmente sabato 9. Questo orario deve essere comunicato ai docenti e ovviamente alle famiglie tramite circolare.
Poi, dall’11 al 15 gennaio è previsto il rientro in presenza al 50%, con modalità differenti definite dai tavoli regionali e provinciali, con ingressi e uscite scaglionati, in molti casi con l’apertura delle scuole anche il sabato.
Dal 18 gennaio si dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) passare al 75% di didattica in presenza, ma la situazione è in continua evoluzione, quindi è difficile al momento prevedere se sarà davvero possibile.
Quanto sopra è ulteriormente complicato dalle decisioni di alcune Regioni di adottare ripartenze differenti dai provvedimenti governativi.
Le scuole, dunque, devono barcamenarsi tra mille difficoltà e non ci sono sufficienti giorni a disposizione, considerando che domani, 6 gennaio, è festivo. Quindi, oggi, i DS dovranno perlomeno comunicare alle famiglie e al personale gli orari della DAD per il 7, 8 e 9.
Alcuni Dirigenti hanno convocato d’urgenza per il 7 riunioni con il personale, gli organi collegiali, le RSU per informarli sulle modifiche che sarà necessario apportare dall’11 al 15 gennaio, ed eventualmente dal 18 gennaio in poi. Altri, anche per via del poco tempo a disposizione, stanno adottando misure in autonomia per disporre il rientro lunedì prossimo.
Il DS non solo dovrà riorganizzare gli orari dei docenti, tenendo conto dell’alternanza tra didattica in presenza e didattica a distanza (considerato che si rientra al 50%) e degli ingressi scaglionati, ma, in accordo con il DSGA, dovrà rivedere il piano del personale ATA alla luce delle nuove indicazioni legislative e regionali. Tutto questo lavoro per una sola settimana al 50%, lavoro che dunque dovrà essere rifatto nuovamente per consentire il passaggio al 75% in presenza dal 18 gennaio.
Senza contare il problema degli insegnanti che prestano servizio su più scuole.
Quello che è certo è che personale, famiglie e studenti andranno informati tramite circolare, che dovrà contenere tutte le indicazioni relative alla nuova organizzazione del servizio e ai nuovi orari.
Un lavoro immenso che mette a dura prova, ancora una volta, le scuole.
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