Attualità

Rientro in classe a macchia di leopardo, con orari “strani”

CobasCobas

Ormai un punto è chiaro: il rientro in classe avverrà con modalità diverse da regione a regione, da città a città e persino da scuola a scuola.
Per rendersene conto basta leggere le pagine delle cronache locali o le note delle agenzie.

A Como, didattica a distanza alternata a quella in presenza

L’Ansa, per esempio, rende noto che a Como le incertezze sui trasporti hanno convinto diverse scuole secondarie di secondo grado ad alternare didattica a distanza con didattica in presenza.
Al liceo “Govio” le classi prime frequenteranno sempre in presenza, mentre le altre si alterneranno: quando seconde e quinte saranno in aula terze e quart    e faranno lezione da casa; e saranno sfalsati anche gli orari di ingresso e di uscita: 8-13 per il biennio e 9-14 per il triennio.

A Lecce i genitori minacciano di tenere i figli a casa

Modalità analoghe si useranno anche in moltissime altre scuole, soprattutto nelle grandi città dove il problema dei trasporti inciderà parecchio.
A Lecce, come in tutta la Puglia, si inizieranno le lezioni il 24 settembre ma in diverse scuole ci sono problemi di spazi, tanto che in alcuni istituti comprensivi si prevedono i doppi turni (quello pomeridiano finirebbe alle ore 20) e così i genitori stanno già minacciando di non mandare gli alunni a scuola.

Ad Arcore orario molto ridotto nelle scuole dell’infanzia

Curioso il caso di Arcore, in Lombardia, dove le attività delle scuole dell’infanzia prenderanno avvio già lunedì 7: i genitori sono stati informati degli orari con avvisi pubblicati nelle bacheche collocate all’estero delle scuole stesse.
C’è sconcerto fra le famiglie che hanno saputo che – per il momento – non c’è nessuna certezza sugli orari che saranno ampiamente ridotti rispetto al passato: stop al tradizionale orario di 8 ore giornaliere per passare 3-4 ore di attività didattica al giorno e con orari di ingresso più rigidi (tradizionalmente nelle scuole dell’infanzia per l’entrata del mattino si concede almeno mezz’ora di tempo).

Sono solo alcuni casi che abbiamo individuato, “pescando” qua e là nei siti di informazione, ma c’è da credere che la situazione sia piuttosto diffusa un po’ dappertutto.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Sanzioni disciplinari per gli alunni, scadono fra una settimana i tempi per l’adozione del Regolamento; le nuove regole entreranno in vigore solo settembre?

Scadono fra una settimana i termini per l’adozione delle modifiche allo Statuto degli studenti e…

22/04/2025

Organici scuola: dopo le proteste delle Regioni, il Ministero riduce i tagli

Dopo le proteste delle Regioni il Ministero dell’Istruzione e quello dell’Economia si sono convinti a…

22/04/2025

Cerchi lavoro? Buttati sul green, l’80% delle aziende cerca profili su salvaguardia ambiente e risparmio energetico: lo dice Unioncamere

Le competenze green sono sempre più richieste dalle imprese: l’80% delle assunzioni passa per i…

22/04/2025

Francesco: un “rivoluzionario” gesuita con il pallino della Pace

Quando PAPA FRANCESCO, quel 19 marzo del 2013, salì al Soglio Pontificio, sapeva che il…

22/04/2025

Calcolo mentale, esercizi: come trasformare l’errore in scoperta?

Ogni giorno i docenti cercano modi nuovi per rendere il calcolo mentale più accessibile, coinvolgente…

22/04/2025

Prove Invalsi 2025, ecco la guida per le scuole primarie che affronteranno i test maggio

Nel mese di maggio, gli alunni della Scuola primaria saranno impegnati nelle Prove Invalsi. Interessati…

22/04/2025