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Rientro in classe, De Luca: la temperatura va misurata a scuola. Il Ministero fa partire help desk per istituti

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Le regioni starebbero valutando se far misurare la temperatura agli alunni direttamente a scuola e non solo a casa attraverso la collaborazione dei genitori. L’annuncio è arrivato, sabato 22 agosto, dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

Contatti con Unità di Crisi e ministero dell’Istruzione

“Stiamo verificando con l’Unità di Crisi e con i responsabili della Pubblica Istruzione – ha detto De Luca – di prevedere in vista della riapertura delle scuole, il controllo della temperatura corporea all’interno degli stessi istituti, ritenendo irrealistica la previsione nazionale del monitoraggio effettuato a casa”.  

“E’ in corso quindi – ha continuato il governatore campano – un monitoraggio delle tipologie di classi e degli stessi istituti, sapendo che un alunno con febbre potrebbe avere un effetto a catena difficilmente gestibile. Inoltre questa mattina ho avuto un colloquio con il commissario Arcuri relativo all’obiettivo di poter arrivare a breve, con le dotazioni necessarie, fino a diecimila tamponi al giorno”.

Dal ministero su questo argomento non sono giunte conferme. Invece, da Viale Trastevere è stato emesso un lungo elenco sulle attività e sugli accordi presi sinora per riaprire “l’1 settembre per il recupero degli apprendimenti” e poi dal “14 prenderanno il via le lezioni”.

La lista delle cose fatte sino ad oggi

Il MI ha anche detto che dal 24 agosto parte help desk per gli istituti: si tratta di un servizio dedicato interamente alla ripresa a cui le scuole potranno rivolgersi in caso di dubbi e quesiti. L’help desk sarà attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.

“In questi mesi è stato fatto un importante lavoro per la ripresa che ha coinvolto tutti i Ministeri interessati, le Regioni, gli Enti locali, gli Uffici scolastici regionali, le scuole, con tutto il personale e i dirigenti scolastici, le parti sociali, le Associazioni di studenti, genitori”.

Il ministero ricorda che il 26 giugno scorso sono state presentate le Linee guida per il rientro che hanno consentito di avviare le operazioni per la ripresa. In vista di settembre sono stati stanziati 2,9 miliardi per consentire: lavori di edilizia scolastica, affitto di nuovi spazi, acquisto di nuovi arredi (2,4 milioni di banchi monoposto saranno distribuiti nelle scuole, un investimento mai fatto con questa portata dallo Stato), incremento di docenti e Ata, formazione del personale, acquisto di strumenti tecnologici. In questi mesi sono stati siglati con i Sindacati appositi Protocolli di sicurezza.

Il Comitato tecnico scientifico per l’emergenza ha aggiornato le proprie disposizioni per la scuola in relazione all’andamento della curva epidemiologica. Si sono svolte decine di riunioni dei Tavoli istituiti presso gli Uffici scolastici regionali del Ministero per monitorare i lavori per la ripresa e tenere un contatto costante con Enti locali, parti sociali, associazioni. Sono state fornite anche Linee guida per la didattica digitale integrata, che fanno tesoro dell’esperienza dei mesi di didattica a distanza che le scuole italiane hanno affrontato reagendo con forza all’emergenza.

Sono state stanziate poi – ricordano dal Ministero – ulteriori risorse che consentiranno di dare a oltre 425mila studenti meno abbienti libri gratis e dispositivi digitali che saranno forniti direttamente dalle scuole, a settembre.

Un finanziamento diretto agli istituti che consente di dare subito una mano alle famiglie che sono più in difficoltà, magari proprio a causa dell’emergenza. Un provvedimento mai preso prima. Ieri è stato pubblicato il documento dell’Istituto superiore di sanità, realizzato grazie a una larga collaborazione istituzionale che ha visto coinvolto anche il Ministero dell’Istruzione, con le regole per la gestione di casi e focolai di Covid-19 nelle scuole. Una guida essenziale per tutta la comunità scolastica.

Intanto, anche Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza Covid ha voluto dire che per la scuola “stiamo facendo di tutto per essere pronti alla scadenza del 14 settembre”.

Banchi in ritardo per “colpa” della gara

In un’intervista a La Stampa, Arcuri ha detto che “noi siamo pronti per distribuire 11 milioni di mascherine al giorno e 170 mila litri di gel igienizzante la settimana nelle scuole. Lunedì comincerà il test sierologico gratuito per tutto il personale docente e non docente, a cura dei medici di base”. Tra poco “partirà la distribuzione dei nuovi banchi” spiega. Non si è partiti prima perché “bisognava fare la gara”.

Le 11 aziende che stanno realizzando i banchi monoposto sono tutte “italiane o dell’Unione europea”. Si dovevano soddisfare “tutte le richieste dalle Regioni. In Italia si producono duecentomila banchi l’anno, e noi ne abbiamo trovato due milioni e mezzo in due mesi” da mandare in 43 mila scuole, “dall’inizio di settembre ed entro la fine di ottobre”.

Arcuri: le cose andranno bene

Il 14 settembre “le cose andranno bene, considerando il tempo a disposizione e la dimensione di quest’operazione”. Nell’attesa le scuole che aspettano i banchi, “su consiglio del Comitato tecnico-scientifico, adopereranno il distanziamento”. Il ritorno a scuola è “un passo decisivo verso il ritorno alla normalità”.

Anche se la vera normalità, si raggiungerà, “quando miliardi di dosi di vaccino anti-Covid potranno essere somministrate, magari gratuitamente e proprio a partire dalle persone più deboli e dalle scuole”. Arcuri parla anche dell’indagine dell’Anticorruzione sui rialzi dei prezzi negli acquisti d’emergenza, che mostra, “vergognose speculazioni”. Da quando “mi sono insediato e mi sono trovato ad acquistare dispositivi di sicurezza o strumenti di cura, tutte le volte che ho potuto l’ho fatto attraverso lo strumento delle gare europee. Gare accelerate, che sono garanzia di tracciabilità e trasparenza”.