Venerdì 26 marzo 2021 nel consueto appuntamento di Tecnica della Scuola Live la riapertura delle scuole anche in zona rossa dopo Pasqua ha generato un serrato dibattito tra Scuola bene comune, rigorista nella sua posizione prudenziale che vuole docenti e alunni ancora in DaD fino un deciso calo dei contagi o a misure di sicurezza più decise (dagli impianti di aerazione alla riduzione delle classi pollaio); e Priorità alla scuola, che da sempre si batte per il rientro in classe, come da protesta di cui abbiamo già riferito.
Perché anche in presenza di un’incidenza ancora alta dei contagi, il Comitato Priorità alla scuola mantiene una posizione tanto netta sul rientro in classe, da chiedere la riapertura in tutto il Paese e per qualunque grado di scuola? La domanda del nostro direttore Alessandro Giuliani.
A rispondere, Gloria Ghetti, cofondatrice del Comitato Priorità alla scuola: “Non è una presa di posizione ideologica, è la convinzione che la chiusura delle scuole non sia una misura sanitaria, per i dati scientifici che conosciamo, ma esclusivamente una scelta politica che evidenzia una totale indifferenza per la scuola come luogo di costruzione del presente e del futuro del Paese.”
E continua: “Si investano i fondi del Recovery Fund non per la digitalizzazione o per i rapporti scuola-lavoro ma per mettere in sicurezza le scuole. Ripristinare le infermerie scolastiche, diminuire le classi pollaio, ridurre a 20 gli alunni per classe, investendo sull’edilizia scolastica e sulla classe docente, regolarizzando i precari, dando veramente priorità alla scuola, alla classe docente e alla qualità dell’insegnamento/apprendimento.” E chiude con la formula che il Comitato ormai da mesi rivendica: “Scuola in presenza, continuità e sicurezza.”
Un tema divisivo, quello della riapertura delle scuole in questo momento, come ha dimostrato anche il sondaggio della Tecnica della Scuola sull’argomento: degli oltre 10 mila lettori, infatti, in prevalenza genitori di alunni e docenti, che hanno partecipato al sondaggio on line della nostra testata, una metà si dice favorevole a tornare al più presto in classe, l’altra metà contraria.
A colloquio con il nostro direttore Alessandro Giuliani, Gloria Ghetti, co-fondatrice del movimento Priorità alla Scuola, docente di storia e filosofia al Liceo Torricelli Ballardini di Faenza (RA) e presso la scuola gratuita di italiano per migranti Penny Wirton (Faenza); e Libero Tassella, insegnante e amministratore del gruppo Facebook Scuola bene comune.
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