Mentre in Italia il Comitato Tecnico Scientifico allenta le misure di sicurezza scuola, facendo cadere il distanziamento fisico di un metro tra gli alunni che a settembre indosseranno la mascherina, negli altri Paesi dove le lezioni sono già cominciate giungono notizie poco rassicuranti. In Germania, in particolare, dove l’anno scolastico è ripreso lunedì 10 agosto, la scelta di non imporre la distanza minima in classe e di tornare tempo pieno ha prodotto in pochi giorni diversi casi di contagio.
Nel Nordreno-Vestfalia, in meno di una settimana, ben 12 istituti scolastici sono risultati colpiti dall’epidemia: due hanno già dovuto richiudere i battenti, mentre nelle altre dieci scuole sono state previste chiusure parziali, con gruppi e classi in quarantena.
Il bilancio sulle scuole con casi di contagio da Coronavirus è ufficiale, perché è stato reso pubblico del ministro dell’Istruzione locale.
Anche a Berlino, dove il Senato locale ha imposto l’obbligo di portare la mascherina solo fuori dalle aule, si sono registrati casi di contagi a scuola: l’istituto Berliner Zeitung, uno dei tabloid della capitale, è stato addirittura chiuso in tempo record.
Poi, sempre nella capitale tedesca, vi sono sette scuole (in quattro quartieri) in cui si sono registrati i casi (singoli a quanto si sa per ora) di infezione da Covid-19. Gli istituti hanno reagito per lo più mettendo gruppi di studenti o classi in quarantena.
Il sindacato GEW ha fatto presente che sarebbe stato meglio ripartire alternando lezioni in presenza e on line, mantenendo la divisione in gruppi, come accadeva nel mese di giugno.
La situazione preoccupa non poco il Governo: Angela Merkel ha incontrato i ministri dell’Istruzione dei Laender ed emersa, scrive l’Ansa, la “volontà di rafforzare la digitalizzazione degli istituti scolastici: tasto debole della locomotiva d’Europa”.
A destare più di una perplessità sono anche le troppo diverse modalità, da regione a regione, che le scuole avrebbero adottato: una questione che “accende gli animi e il dibattito”.
Complessivamente, in Germania il pericolo di una seconda ondata di Covid è più che uno spauracchio: i numeri di contagi sono quotidianamente in rialzo: solo nella giornata del 14 agosto sono stati segnalati dal Robert Koch Institut ben 1.449 positivi. Oltre cento al giorno nella sola Berlino.
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