La didattica a distanza doveva essere limitata, solo nel caso fosse necessario, come più volte ribadito dalla Ministra Lucia Azzolina, alle studentesse e agli studenti della scuola secondaria di secondo grado.
Essi, era stato detto, solo se necessario, potranno seguire un mix di lezioni in presenza a scuola e in remoto a casa.
Gli scenari cambiano in fretta
Ma le cose cambiano in fretta nelle decisioni che si stando prendendo in progress per aprire le scuole in sicurezza, anche perché gli scenari cambiano di volta in volta in rapporto al diffondersi del Coronavirus che si sta registrando in Italia in questi ultimi giorni e che si teme possa ancora più diffondersi con l’inizio delle lezioni a partire dal prossimo 14 settembre, ormai mancano solo 10 giorni.
Pertanto le lezioni a distanza potrebbero essere estese anche agli studenti del primo ciclo e non soltanto in caso di lokdown e in caso di aumento di contagi.
Il documento firmato dal ministro Speranza
Il ministro della salute Speranza ha firmato all’inizio di questa settimana con il direttore dell’OMS Europa Hans Kluge, un documento in cui si prevede l’insegnamento a distanza per tutti gli alunni non solo per quelli della scuola superiore quindi, non solo in caso di chiusura temporanea, quarantena o per tutelare gli alunni più fragili, ad esempio docenti disabili e non solo, ma anche per integrare l’insegnamento in caso si rendano necessari turni o orario ridotto perché le classi sono troppo piccole per garantire la sicurezza di alunni ed insegnanti.