Nel nostro calendario scolastico con la mappa delle regioni abbiamo dato conto dell’inizio e fine delle festività natalizie, spiegando che addirittura in alcune zone del paese, dalla Campania al Molise, dalla Puglia alla Valle d’Aosta, le scuole sospenderanno le lezioni per ben 18 giorni, dal 23 dicembre al 9 gennaio, mentre altre dovrebbero fare rientrare gli studenti già venerdì 7 gennaio. Così, perlomeno, dovrebbe essere. In realtà in alcuni territori la riapertura delle scuole slitterà a causa dei contagi, mentre si studiano nuove norme su Dad e quarantena, che dovrebbero essere in arrivo nel corso di questa settimana.
Ad esempio, è stato posticipato a lunedì 10 gennaio il rientro ai nidi e alle scuole dell’infanzia comunali nel Comune di Siena “a seguito dell’evolversi della situazione pandemica cittadina e dei provvedimenti di quarantena che coinvolgono il personale scolastico e diverse sezioni bolla dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali”; e slitta al 10 gennaio anche la riapertura delle scuole in Abruzzo, secondo un’ordinanza regionale che dispone la sospensione delle attività didattiche il 7 e 8 gennaio.
Quanto alla Campania, il governatore Vincenzo De Luca valuta l’ipotesi di chiudere le scuole elementari in presenza per un mese – e quindi con lezioni in Dad – per procedere con le somministrazioni e consentirne la riapertura in sicurezza. “In questo momento – dice De Luca – il grosso del contagio del Covid riguarda le età di 5-11 anni e 0-16 anni. Sembrerebbe giusto usare un mese per ampliare la vaccinazione per i bimbi piccoli e riaprire gli istituti in sicurezza”.
Intanto pare che il Governo stia valutando, in accordo con le Regioni, regole diverse anti Covid, soprattutto alle elementari e in prima media, visto l’avvio della campagna vaccinale 5-11.
Quali ipotesi sulle nuove quarantene?
Sembra probabile che anche per le scuole elementari e la prima media – così come già succede per quelle successive – si possa prevedere, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, solo l’autosorveglianza di cinque giorni (con test a 10 giorni) per i ragazzi vaccinati (o guariti negli ultimi tre mesi) e la quarantena di 10 giorni con DaD (quest’ultimo caso laddove previsto) per i non vaccinati.
Con tre contagi in una sola classe, sarebbe poi la Asl a valutare ulteriori provvedimenti come la sospensione dell’attività in presenza per tutti.
Nelle scuole dell’infanzia, data l’assenza di vaccini, resterebbe invece la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone con un solo caso positivo. Valutazioni, queste ultime, che potrebbero approdare al Cdm del prossimo 5 gennaio.
Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga – che ha incontrato venerdì 31 dicembre Bianchi e Speranza – assicura: “si tratta di ipotesi di intervento che, sulla falsariga di quanto è stato fatto con l’ultimo decreto, alleggeriscono anche il mondo della scuola sul fronte dei protocolli, delle quarantene e dei tamponi attualmente previsti.
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