Sono state pubblicate anche le attese ordinanze delle regioni Liguria e Sardegna, che prevedono il posticipo del rientro in presenza per le scuole secondarie di II grado. Per la Basilicata al momento c’è solo l’annuncio ufficiale del Presidente.
L’Ordinanza firmata nella serata dell’8 gennaio prevede quanto segue:
allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus SARS-CoV-2,
dall’11 gennaio 2021 e fino al giorno 31 gennaio 2021 su tutto il territorio
regionale si applicano le seguenti misure:
a) le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, statali e paritarie, e le istituzioni che erogano percorsi di istruzione e formazione professionale,
adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi
degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo
1999, n. 275, in modo che il 100 per cento delle attività siano svolte tramite
il ricorso alla didattica digitale integrata, mantenendo le misure
organizzative adottate nella loro autonomia dopo l’entrata in vigore del
DPCM del 3 novembre 2020;
b) resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori strutturati e attrezzati non fruibili da remoto o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on-line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
Con ordinanza dell’8 gennaio anche il Presidente Toti ordina:
Sul sito della Regione si legge un comunicato afggiornato alle 11 della mattinata di oggi 9 gennaio:
Il presidente della Giunta regionale della Basilicata, Vito Bardi, nelle prossime ore firmerà un’ordinanza che prevede la chiusura delle scuole secondarie di secondo grado fino al 31 gennaio. Pertanto, gli studenti interessati continueranno a svolgere le attività didattiche a distanza.
“Una misura – spiega Bardi – che si rende necessaria per consentire alle nostre aziende sanitarie di proseguire lo screening su studenti e personale scolastico, ma anche per continuare a tenere sotto controllo la curva epidemiologica e l’affluenza nelle strutture ospedaliere.
Pur comprendendo il desiderio dei ragazzi e dei docenti di tornare in classe, ci vediamo costretti ad adottare questo provvedimento per qualche altra settimana, come peraltro è stato fatto in molte altre parti d’Italia, proprio per salvaguardare gli studenti lucani e i loro nuclei familiari. Si tratta di un sacrificio indispensabile in questo momento che, ne siamo certi, contribuirà a piegare la curva dei contagi”.
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