Una notizia che non avremmo mai voluto leggere: una studentesse iraniana di 14 anni, Masoomeh, che viveva in un quartiere povero di Teheran, non ha indossato il velo (hijab) mentre era a scuola in segno di protesta. E se le proteste possono sembrare democratiche, non in tutti i Paesi del mondo è così.
Masoomeh è stata rintracciata tramite le registrazioni delle telecamere di sicurezza dell’istituto, arrestata e violentata. Purtroppo è morta in ospedale per gravi lacerazioni vaginali. Ad oggi non si hanno notizie nemmeno delle madre, che aveva proprio denunciato la scomparsa della figlia.
“In un movimento in cui la donna è al centro, il regime barbaro e violento ha usato lo stupro come arma per demolire ulteriormente il morale della gente. Hanno preso di mira le donne in tribunale, per aver ballato, per aver cantato, per aver mostrato dei capelli, e ora le stanno violando nel peggior modo possibile prima di derubarle delle loro vite”, ha detto la giornalista investigativa Lisa Daftari.
Oggi, 22 novembre, si celebra la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. Il Dossier scuola,…
La cantante Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, classe 1982, ha rilasciato una lunga intervista a…
Per l’80% degli italiani, la violenza di genere è un’emergenza che richiede un intervento immediato.…
La sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito in viale Trastevere a Roma è stata…
Nuove segnalazioni arrivano dal Salento, dopo i recenti episodi di scabbia registrati nel carcere di…
Pubblicato in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, istituita il 22 novembre,…