È una storia d’altri tempi: una ragazza indiana di 16 anni, destinata alle nozze, si è ribellata perché preferiva la scuola. La famiglia, furibonda, l’ha arsa viva.
La giovane, scrivono le agenzie di stampa, è è morta venerdì 5 febbraio per gravi ustioni in un ospedale dello Stato di Bihar.
Riportiamo la cronaca dell’agenzia Ansa, auspicandone la sua lettura ai tanti giovani che ritengono la scuola una noia e un diritto concesso a tutti i ragazzi del mondo.
“Protagonista della vicenda è stata Khushboo Kumari, una ragazza molto riservata e silenziosa, che aveva trovato nei libri e nella scuola un rifugio per sopportare le vessazioni a cui era quotidianamente sottoposta dalla donna con cui suo padre si era risposato dopo la morte della madre.
I particolari della tragedia, svelata oggi in prima pagina dal quotidiano Mail Today, sono stati riferiti in una denuncia alla polizia dal fratello maggiore della vittima, Amrit Raj, che ha accusato apertamente di omicidio suo padre, Sunil Takhur, la matrigna, Poonam Devi, e altri parenti, per il momento tutti latitanti.
Amrit ha spiegato che suo padre aveva sposato Poonam nel 2001, quando Khushboo era una neonata, e che mentre lui se ne era andato a vivere con i nonni materni, la piccola era rimasta a casa del padre. E questo le era purtroppo costato caro perché la matrigna aveva sempre costretto quasi da subito la bambina a svolgere tutte le faccende domestiche e i lavori più umili.
Nonostante questo, ha infine detto, lei con tenacia restava alzata fino a tardi per poter svolgere i compiti a casa.
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Il grave episodio, avvenuto il 3 febbraio in uno degli Stati più arretrati dell’India, ha dimostrato quanto sia grande la strada da percorrere per la campagna ‘Beti Bachao, Beti Padhao’ (Salva la bambina, educa la bambina) lanciata con clamore lo scorso anno dal premier Narendra Modi. E quante misure debba ancora adottare il ‘chief minister’ (governatore) del Bihar, Nitish Kumar, che di recente ha lanciato un programma per regalare biciclette alle ragazze che debbono percorrere molta strada per recarsi a scuola.
Khushboo frequentava il locale istituto superiore con brillanti risultati confermati dagli insegnanti. Ma due mesi fa la matrigna aveva accettato per lei la richiesta di matrimonio avanzata da un uomo di età avanzata. “Non voglio sposarmi con questa persona, voglio studiare!”, aveva risposto lei, respingendo l’imposizione famigliare.
Furiosi per l’atteggiamento di sfida della ragazza, i suoi genitori ne hanno praticamente decretato la morte e dopo aver cosparso il suo corpo di cherosene vi hanno appiccato il fuoco dandosi poi alla fuga”.
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