Proprio dal sito web del PSI si riporta una breve considerazione tratta da un articolo intitolato “La scuola al primo posto” sullo stato attuale del sistema istruzione del nostro Paese: “Ormai, nel 21° secolo non è possibile parlare di lavoro se non si affronta la questione della centralità della scuola, della formazione, dell’università e della ricerca scientifica. Un dato per tutti: il 48% degli italiani di età compresa tra i 24 e i 65 anni – e che corrispondono a circa 16 milioni di cittadini e cittadine in età lavorativa – ha al massimo la licenza media, mentre la media UE è al 29%. Dovrebbe bastare questo dato a far scattare immediatamente l’emergenza scuola e formazione e a far balzare al primo posto, nell’agenda di una Nazione evoluta e pronta alle sfide culturali ed economiche del mondo globalizzato, l’urgenza di misure in favore della lifelong learning, cioè della formazione permanente in favore degli adulti. Parlare di lavoro, oggi implica mettere al centro delle strutture organizzative il capitale umano: solo chi non avrà mai smesso di imparare sarà in grado di competere, sarà capace di tenersi al passo con un futuro tecnologico sempre più complesso, contribuendo così al proprio personale benessere e allo sviluppo economico del Paese intero“.