I lettori ci scrivono

Riflessioni sulla didattica a distanza

Caro Ministro dell’istruzione, andiamo sempre meglio. già in condizioni di normalità i docenti dovevano fare fotocopie a casa oppure pagarle.

Siamo stati senza sapone senza carta igienica per anni comprata dagli insegnanti e genitori caritatevoli e ad oggi non è cambiato nulla, abbiamo utilizzato i nostri mezzi per spostare materiale didattico della scuola per far sì che i nostri alunni potessero fare attività.

Forse Lei non sa che gli insegnanti stanno lavorando anche adesso in condizioni sfavorevoli e lo stanno facendo come volontariato ed a spese proprie per dare la possibilità ai ragazzi di continuare le attività didattiche, tra lezioni dei propri figli e organizzandosi con il nucleo familiare che deve svolgere lo smart working, inoltre il lavoro è triplicato e nessuno ne parla.

Adesso Lei vuole far passare anche la DAD obbligatoria (non prevista nel CCNL), ma non si è preoccupata di informarsi se ci sono i mezzi per poterlo fare.

Ovviamente Lei ed i politici di turno non hanno mai dato e fatto nulla per migliorare la situazione anzi avete continuato a tagliare sulla scuola, ed adesso pretendete di far funzionare la stessa con i mezzi che noi docenti dobbiamo mettere a disposizione.

Mezzi che non ci ha fornito di certo il Ministero dell’Istruzione, ma che abbiamo comprato noi con i nostri risparmi nonostante i nostri stipendi siano fermi all’età del paleolitico oramai.

Mi viene da fare una considerazione adesso: se rende obbligatorio la DAD mi sembra anche giusto che Lei come Ministro renda obbligatorio fornire anche i mezzi a tutti gli insegnanti ed alunni e fornire una formazione adeguata, per fare sì che la spesa non gravi ulteriormente sulle tasche degli stessi.

Aggiungo anche che i tagli fatti sulla scuola l’hanno devastata come è accaduto per la sanità pubblica ed adesso ci troviamo in questa condizione di precarietà e lei pensa di risolverla mettendo obbligatoriamente la DAD.

Sono deluso e amareggiato di una politica che pensa solo ad apparire, ascolti i sindacati che possono darle consigli e fornire soluzioni.

Gianluca Pio

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