La presenza di inquinanti nell’aria indoor delle aule e degli ambienti scolastici è determinata non solo dall’inquinamento esterno ma anche dalle caratteristiche strutturali dell’edificio scolastico, dalla presenza di potenziali sorgenti inquinanti come ad esempio i materiali di arredo, costruzione e sostanze usate nelle operazioni di pulizia e manutenzione.
La conoscenza di tali fattori di rischio per la salute è fondamentale per una loro gestione informata. La scuola, quindi, deve essere intesa non solo come oggetto di prevenzione, ma come veicolo e motore di educazione sanitaria e ambientale per gli alunni e le famiglie.
A tal riguardo è utile ricordare l’iniziativa dell’OMS “Global School Health” in cui si sostiene che “una scuola che promuove salute può essere descritta come una scuola che rafforza costantemente la sua capacità di essere un setting salutare in cui vivere, imparare e lavorare”. Si deve ricordare inoltre che nei Paesi Europei i bambini trascorrono in classe circa un terzo della loro giornata. Le scuole primarie e secondarie nella Comunità Europea annoverano circa 71 milioni di studenti e quasi 4,5 milioni di insegnanti, che rappresentano circa il 20% della popolazione totale. La scadente qualità dell’aria nelle scuole può determinare seri problemi sanitari tra i bambini che, come è noto, sono più sensibili degli adulti alle conseguenze dell’inquinamento.
Alcuni studi condotti in Nord-Europa hanno dimostrato come l’asma corrente in bambini ed adolescenti sia risultata positivamente associata a numerosi fattori presenti nell’ambiente scolastico, fra cui l’umidità, le muffe, i composti organici volatili (COV), la formaldeide, gli allergeni (inclusi i derivati epidermici animali) ed i batteri. Gli studi hanno evidenziato anche che una cattiva qualità dell’aria e condizioni microclimatiche non ottimali possono influenzare negativamente la performance del lavoro scolastico degli studenti. Un altro aspetto importante è rappresentato dalla corretta regolazione delle temperature, che devono essere adeguate alle attività, in relazione soprattutto anche alle temperature esterne, evitando quindi sbalzi termici rapidi ed eccessivi. Anche il grado di umidità, infine, deve essere controllato e compatibile con le attività svolte.
Sitografia:
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