Ormai si naviga a vista: per domani niente Consiglio dei Ministri che sarà rinviato a giovedì 12 marzo alle ore 17,30. La notizia è ufficiale ed è contenuta nel sito del Governo.
In tempi normali due giorni di rinvio non significherebbero molto, ma in questo caso possono invece fare la differenza.
Anche perchè, a questo punto, il disegno di legge sulla scuola che il Governo presenterà in occasione della seduta del Consiglio dei Ministri potrà iniziare il proprio percorso parlamentare non prima del 17 marzo (nella giornata del lunedì le Commissioni di Camera e Senato non si riuniscono).
Se poi si considera che nei primi giorni di aprile ci sarà una breve pausa in occasione delle festività pasquali è del tutto evidente che la scadenza del 15 aprile posta dal Governo come data-limite entro cui il ddl deve essere trasformato in legge non potrà assolutamente essere rispettata.
Così come è altrettanto chiaro che le assunzioni non saranno più 150mila ma molte di meno.
E infatti si parla ormai di 50mila immissioni in ruolo, corrispondenti a poco più del turn over.
La riforma epocale targata Renzi-Giannini-Faraone sta mostrando ogni giorno di più i propri limiti.
Resta da capire quanti soldi “veri” saranno disponibili per avviare le novità previste dal Piano Buona Scuola. Lo sapremo, forse, fra qualche giorno.
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