Riforma classi di concorso: “modifica titoli di accesso per la A43″

In base alla bozza di regolamento delle classi di concorso si prevede che chiunque sia in possesso di una qualsiasi laurea scientifica congiunta al possesso del solo diploma nautico possa insegnare sulla nuova classe di concorso A43 scienze della navigazione.

In particolare, un ingegnere biomedico o un architetto del paesaggio, in possesso del solo diploma nautico, possono accedere all’insegnamento di scienze della navigazione (A-43 ex A056) e formare, pur non avendo dato un solo esame universitario attinente alle discipline di insegnamento, i futuri ufficiali della Marina Mercantile.

Sia la VII Commissione della Camera sia la VII Commissione del Senato ha ritenuto tutto ciò inammissibile proponendo delle giuste modifiche  per quanto riguarda i titoli di accesso alle classi di concorso, in particolare:

Per la classe di concorso A43, anche in virtù della disciplina internazionale e comunitaria, in particolare Convenzione internazionale STCW/78 em. Manila 2010, Direttive 106/2008/Ce e 35/2012/UE, che ha come finalità primaria la sicurezza e la salvaguardia di persone e merci in navigazione, è necessario intervenire per rafforzate le competenze tecnico-professionali degli operatori scolastici, sia dei docenti che degli alunni, per cui si rende necessario richiedere il possesso di certificazioni aggiuntive rispetto a quelle già previste ai docenti disciplinaristi. 
A tal fine: là dove il titolo di accesso non sia direttamente afferente al settore scientifico disciplinare delle scienze nautiche, sia previsto, congiuntamente al diploma di istituto tecnico-settore tecnologico indirizzo trasporti e logistica, articolazione conduzione del mezzo, opzione mezzo navale, anche il titolo di capitano di lungo corso (patente);

Adesso il Governo è al lavoro sulla revisione delle classi di concorso nella speranza che le migliorie  richieste dal Parlamento e dal Senato vengano recepite, in quanto si andrebbe in contro ad un “depotenziamento” dei futuri ufficiali della nostra marina mercantile con la concreta possibilità di non potersi più imbarcare per il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi di addestramento, previsti dalla normativa internazionale (STCW), oltre a danneggiare gravemente chi per anni si è formato con percorsi universitari altamente formanti sul settore scientifico disciplinare delle scienze nautiche.

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