Home La Tecnica consiglia Riforma contrattuale del personale Ata: nuove opportunità e sfide per il settore...

Riforma contrattuale del personale Ata: nuove opportunità e sfide per il settore scolastico

CONDIVIDI

Breaking News

March 31, 2025

  • La scuola è laica e l’ora di religione è un “fardello”: gli atei contro Valditara, concorsi, Bibbia. Snadir replica: ignorano l’essenza dei 60 minuti 
  • Contratto scuola, Fracassi (Flc-Cgil) non ci sta: “Con le risorse in campo l’aumento sarebbe di 60 euro, ci vuole uno stanziamento aggiuntivo” 
  • “Adolescence”, lezioni anti-misoginia nelle scuole inglesi. E in Italia? “Per i prof vederla è aggiornamento professionale” 
  • Fine Ramadan, anche quest’anno resta chiusa la scuola di Pioltello: alcuni genitori non ci stanno 

Il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) rappresenta una colonna portante del sistema scolastico italiano. Con la recente riforma contrattuale, sono state introdotte importanti novità che puntano a valorizzare queste figure professionali, riconoscendo nuove competenze e responsabilità. L’introduzione degli Operatori e delle Elevate Qualificazioni (EQ) segna un passaggio cruciale nella ridefinizione dei ruoli all’interno della scuola.

Le novità della riforma: un passo avanti per il personale ATA

La riforma porta con sé cambiamenti significativi:

  • Nuove figure professionali: vengono istituiti gli Operatori ATA, con competenze più specifiche, e le Elevate Qualificazioni, per ruoli di coordinamento.
  • Formazione e aggiornamento obbligatori: percorsi certificati per adeguare le competenze alle esigenze moderne.
  • Miglioramenti economici: previste nuove retribuzioni e incentivi per le posizioni di responsabilità.
  • Digitalizzazione e innovazione: il personale ATA dovrà acquisire competenze tecnologiche per supportare l’evoluzione delle scuole.

Il Ruolo degli operatori ed EQ

Con l’introduzione degli Operatori ATA, il personale sarà chiamato a svolgere mansioni più qualificate rispetto agli attuali profili, con un riconoscimento contrattuale adeguato. Le Elevate Qualificazioni, invece, rappresentano una figura altamente specializzata, con ruoli di gestione e coordinamento amministrativo e tecnologico.

Il sindacato autonomo ATA accoglie positivamente la riforma

La riforma ha trovato una risposta positiva da parte del Sindacato Autonomo ATA aderente alla Fensir, che ha espresso soddisfazione per il riconoscimento delle competenze del personale ATA. In un comunicato ufficiale, il sindacato ha dichiarato: “Finalmente un passo concreto verso la valorizzazione di una categoria spesso dimenticata. Con questa riforma, il personale ATA ottiene maggiori tutele e possibilità di crescita professionale.”

Tuttavia, il sindacato ha sottolineato la necessità di garantire risorse adeguate per l’attuazione delle misure previste, evitando che la riforma resti solo sulla carta.

I passaggi della riforma e gli articoli contrattuali

Il percorso di attuazione della riforma prevede:

  1. Definizione delle nuove figure professionali con il loro inquadramento contrattuale.
  2. Aggiornamento del CCNL Scuola, con particolare attenzione agli articoli:
    • Articolo 44: Nuovi profili e qualifiche professionali.
    • Articolo 47: Percorsi di progressione di carriera.
    • Articolo 52: Obblighi di formazione e certificazione.
    • Articolo 55: Incrementi retributivi e incentivi economici.
  3. Avvio della formazione e certificazione, con corsi obbligatori e riconosciuti.
  4. Implementazione graduale nelle scuole, monitorando l’impatto delle nuove misure.

Le certificazioni necessarie: formazione e professionalità

Per accedere alle nuove posizioni, il personale ATA dovrà ottenere specifiche certificazioni:

  • Certificazione informatica (ECDL, EIPASS o equivalenti) per ruoli digitali.
  • Certificazioni professionali specifiche (amministrazione, gestione contabile, tecnologie digitali, ecc.).
  • Corsi di aggiornamento professionale riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione.

Criticità e sfide da affrontare

Nonostante gli aspetti positivi, la riforma presenta alcune criticità:

  • Tempistiche lunghe: l’attuazione potrebbe creare disparità tra vecchio e nuovo personale.
  • Requisiti stringenti: le certificazioni potrebbero essere difficili da ottenere per i lavoratori più anziani.
  • Risorse economiche: l’incremento di stipendi e formazione richiede fondi che potrebbero essere insufficienti.
  • Burocrazia eccessiva: i criteri di selezione rischiano di rallentare le assunzioni e l’accesso ai nuovi ruoli.

Conclusioni: una riforma da monitorare

La riforma del personale ATA rappresenta un’occasione importante per migliorare la qualità del lavoro scolastico e offrire nuove prospettive di crescita ai dipendenti. Il Sindacato Autonomo ATA della Fensir ha espresso fiducia nelle potenzialità della riforma, a patto che le risorse economiche stanziate ne permettano l’attuazione. “Bene la formazione del personale per migliorare la qualità del servizio offerto. A mio avviso però, afferma il Segretario Nazionale di SAATA Gianluca Mangione, la qualità offerta va retribuita in modo adeguato e non con aumenti ridicoli che non coprono nemmeno l’incremento del costo del denaro. Va rivista soprattutto la parte degli scatti di anzianità che diventano un buon viatico di aumento progressivo di carriera e retribuzione. Saremo vigili affinché la riforma venga attuata e ci impegniamo fin da ora nella lotta alle istituzioni affinché trovino le risorse adeguate per poter finalmente parlare di riforma che vada incontro alle esigenze dei lavoratori. Non per ultimo saremo vigili sulle risorse stanziate per l’attuazione delle nuove posizioni economiche che ancora stentano a partire nonostante da Dicembre scorso la macchina burocratica si è messa in movimento”.

Ora resta da vedere se le promesse saranno mantenute o se questa riforma si rivelerà un’altra occasione mancata per il personale ATA.

La Redazione Fensir SAATA

I CONTENUTI DELL’ARTICOLO SOPRA RIPORTATI SONO DI CARATTERE PUBBLICITARIO