Anticipo dell’intero percorso scolastico di un anno, con uscita a 18 anni: si ispira a questo principio la “riforma dei cicli scolastici” a cui sta pensando la Lega.
I dettagli non sono ancora del tutto definiti anche perché i vertici del Carroccio intendono aprire un ampio dibattito sulla proposta e proprio per questo stanno lavorando ad una grande conferenza in programma per la metà di settembre.
I nodi da sciogliere sono diversi.
L’anticipo dell’obbligo scolastico a 5 anni di età sembra scontato, ma non è ancora chiaro se questo vorrà dire rendere obbligatorio l’ultimo anno della scuola dell’infanzia o anticipare di un anno l’avvio della primaria.
Il problema non è di poco conto: nel primo caso il ciclo di base sarebbe formato da un anno di scuola dell’infanzia + 4 anni di primaria; nel secondo caso, la primaria continuerebbe ad avere 5 anni ma l’infanzia sarebbe ridotta a due.
Ma è ancora da definire il percorso nella scuola secondaria che, secondo l’opinione di molti, è proprio il segmento che più di altri avrebbe bisogno di essere riformato.
C’è poi che chi fa osservare che la durata della secondaria di secondo grado non può in alcun modo essere “ritoccata”: se già adesso le competenze in uscita degli studenti diplomati lascia spesso a desiderare, c’è da chiedersi cosa potrebbe succedere nel caso di “taglio” di un anno.