I lettori ci scrivono

Riforma della scuola: gli errori sono fonte d’informazione

Matteo Renzi è tornato parlare di scuola: “Stiamo lavorando a una nuova iniziativa legislativa sulla scuola ma visto che l’ultima volta ci hanno massacrato, forse serve un approccio diverso per il futuro partendo dal basso. E dico ai ragazzi di fare sentire la loro voce alla politica”.

Si tratta di un approccio metodologico scorretto: la professione docente ha natura scientifica e la gestione efficace dei processi educativi richiede la rigorosa applicazione dei dettami delle scienze dell’organizzazione.

L‘approccio bottom-up non mira al miglioramento del servizio scolastico!

Per ridare credibilità e significatività alla scuola si deve adottare un approccio top-down: bisogna partire della specificazione dei risultati attesi che, le scuole nella loro autonomia, perseguiranno.

La contestata legge ha commesso grossolani errori nell’elencazione delle finalità: bisogna riconoscerli e correggerli, non ripartire dal basso.

Anche la struttura decisionale introdotta dalla legge 107 è sbagliata: il problema educativo è complesso e non può essere semplificato, come ha fatto nel 2015 il legislatore, sovrascrivendo le precedenti norme.

Enrico Maranzana

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