Tra le novità della legge 79 del 2022 che converte il tanto discusso DL 36 sul reclutamento e sulla formazione docenti, quella relativa alla riforma delle classi di concorso, preannunciata anche dall’onorevole Valentina Aprea in una recente intervista del nostro vice direttore Reginaldo Palermo, e che dovrebbe andare in porto nel giro di qualche mese, al massimo entro un anno.
Con uno o più decreti del Ministro dell’istruzione da adottare, di concerto con il Ministro dell’università e della ricerca, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della Legge 79 – stabiliscono le nuove disposizioni di legge – si provvede alla revisione e all’aggiornamento della tipologia delle classi di concorso per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado, attraverso la loro razionalizzazione e il loro accorpamento, al fine di promuovere l’interdisciplinarità e la multidisciplinarità dei profili professionali innovativi.
In particolare, al fine di garantire la maggiore copertura delle classi di concorso A-26 Matematica e A-28 Matematica e Scienze, con decreto da adottare entro il 31 luglio 2022, i requisiti di accesso a tali classi di concorso saranno integrati. L’intento è quello di agire sulle cattedre fisiologicamente più vacanti, quelle legate alle discipline Stem, che da sempre restano quelle sulle quali è più difficile reperire docenti.
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