Con l’invio al Senato del disegno di legge n° 924, prende il via una riforma fortemente voluta dal Ministro Valditara, mirante all’istituzione di una filiera formativa tecnologico-professionale. L’obiettivo primario di questa iniziativa è preparare le giovani generazioni per rispondere alle esigenze del settore produttivo nazionale, in linea con gli obiettivi del Piano nazionale “Industria 4.0”.
Finalità della Riforma e composizione della filiera
Il disegno di legge si propone di avviare un percorso di preparazione professionale con l’istituzione di una filiera formativa tecnologico-professionale, programmata per l’anno scolastico 2024/2025. Questa filiera comprende percorsi quadriennali sperimentali d’istruzione secondaria, istruzione e formazione professionale (IeFP), istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), e percorsi biennali delle ITS Academy. Inoltre, le regioni hanno la possibilità di aderire alla filiera, pur mantenendo le loro competenze specifiche in materia.
Percorsi quadriennali e competenze previste
Nell’ambito della filiera formativa tecnologico-professionale, sono attivati percorsi quadriennali sperimentali d’istruzione secondaria di secondo grado, in materia di programmazione dell’offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale.
Profilo educativo
Al termine del percorso quadriennale sperimentali d’istruzione secondaria di secondo grado, è assicurato agli studenti il conseguimento delle competenze di cui al Profilo educativo, culturale e professionale dei percorsi d’istruzione secondaria di secondo grado, nonché delle conoscenze e delle abilità previste dall’indirizzo di studi di riferimento.
Esami di stato
Il disegno di legge non interviene sugli esami di stato nella misura in cui restano ferme le disposizioni vigenti in materia di esame di Stato conclusivo del secondo ciclo d’istruzione e di rilascio dei titoli di studio finali, così come previsto dal decreto legislativo 62 del 2017.
Reti d’integrazione e implementazione offerta formativa
Il disegno di legge prevede inoltre la possibilità delle regioni di stipulare accordi con la partecipazione degli ITS Academy, delle Università, delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e di altri soggetti pubblici e privati al fine d’integrare e ampliare l’offerta formativa dei percorsi sperimentali in funzione delle esigenze specifiche dei territori.