Le argomentazioni della Moratti (vedi nostra news Riforma della scuola, parla la difesa) sviluppano il punto di vista ministeriale sull’intero processo di riforma, confutando le tesi di una non meglio identificata fonte sindacale sui “Tutor, libri di testo, indicazioni nazionali, portfolio, anticipi, piani di studio, tempo pieno, alternanza scuola-lavoro, obbligo scolastico, organici, secondo ciclo...”. La Flc-Cgil risponde al Ministro con lo stesso stile, confutando le recenti affermazioni morattiane sull’immissione in ruolo dei precari. Il Ministro, dice la CGIL, ha ripetutamente affermato di avere effettuato oltre 150.000 immissioni in ruolo nella scuola; di avere provveduto ad un numero di assunzioni senza precedenti; di avere dimezzato il precariato. Peccato che, ancora una volta, queste affermazioni non siano vere”. A dimostrazione della propria tesi l’organizzazione sindacale porta lo stesso testo del decreto ministeriale che nella parte iniziale indica, non poteva fare diversamente, le ragioni giuridiche che sono alla base dei suoi provvedimenti sull’immissione in ruolo e cioè i vincoli deliberati dal precedente governo. In particolare si cita il testo che recita “ Visto l’atto di programmazione delle assunzioni a tempo indeterminato adottato dal Ministro della pubblica istruzione in data 16 novembre 2000 (NB: poi nel piano Amato), con nota D7/3374, concernente il personale della scuola per gli anni scolastici 2000/2001, 2001-2002 e 2002-2003; – Ravvisata l’opportunità di dare corso al completamento dell’attuazione della suindicata programmazione come previsto dai citati decreti del Presidente della Repubblica 30 novembre 2000 e 4 agosto 2001; si autorizza l’assunzione di …”
Il risultato, per l’organizzazione di E. Panini, è chiaro: “il Ministro Moratti in questi 5 anni, in realtà, ha fatto “di suo” solo 40.000 assunzioni in ruolo effettive (a parte le assunzioni in fase di completamento per 15.000 insegnanti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica!) e cioè: solo quelle del corrente anno scolastico 2005-2006; altre 30.000 immissioni in ruolo sono state messe in cantiere per i prossimi 2 anni per un totale di 65.000 docenti e 5.000 Ata. Per queste – tra l’altro – non è nemmeno certa, ad oggi, la copertura finanziaria; per le precedenti 75.000 assunzioni fatte durante la gestione Moratti, e cioè le 25.000 in quanto coda del 2000-2001 + le 35.000 nel 2001-2002 +le 15.000 nel 2004-2005, occorre dire che le stesse erano già state decise e finanziate dal precedente Governo Amato e dal Ministro De Mauro”.
La comunicazione pubblica della Moratti, secondo la CGIL, contiene sull’immissione in ruolo dei precari, “tre affermazioni infondate”.
La prima: “La cifra delle 150.000 assunzioni fatte dal suo Governo, come recentemente dichiarato, non è vera. Ne ha fatte solo 40.000 (a parte, come detto, le assunzione degli insegnanti di religione cattolica), e poi ne ha previste altre 30.000, solo di docenti, nei prossimi 2 anni”.
La seconda: “non è vero, come il Ministro ha dichiarato, che in passato nessun Governo ha fatto tante immissioni in ruolo quanto lei. Per dimostrarlo – senza andare troppo indietro nel tempo – basta considerare solo gli ultimi 8 anni” 24.500 sono stati immessi in ruolo dal ministro Berlinguer, 103 mila previsti dal piano triennale del ministro De Mauro.
La terza: “non è vero, come il Ministro ha dichiarato, che, grazie a lei, il precariato in questi 5 anni è stato dimezzato. Lo scorso anno scolastico il Ministero del Tesoro ha comunicato che il numero di precari, dallo stesso retribuiti, (supplenti annuali fino al 31 agosto o fino al 30 giugno) è stato complessivamente pari a 212.000 (di cui 133.000 docenti e 78.000 Ata)”.
Quest’anno scolastico gli stipendi pagati ai precari (docenti e Ata) sono circa 191mila. E siamo ancora ad inizio d’anno. Alla fine il dato complessivo supererà e di molto le 200mila unità. Altro che ridotto del 50% il precariato della scuola italiana.
Comunque finalmente si esce allo scoperto con dati ufficiali ed il confronto diventa reale. A quando la prossima puntata?