Manca solo l’ufficialità, ma la notizia è praticamente certa: il consiglio dei ministri ha autorizzato la fiducia sul maxiemedamento al DdL ‘La Buona Scuola’. A sostenerlo, nella tarda serata di martedì 23 giugno, sono le agenzie di stampa, che associano l’informazione a non meglio precisate “fonti di governo”.
La riforma, quindi, arriverà in Aula il pomeriggio di mercoledì 24 giugno, dove si procederà alla discussione generale: è stato quindi superato, bypassandolo, il “pericoloso” voto in VII Commissione. Il testo, poi, si appresta a ricevere, giovedì 25, senza mandato al relatore, il voto di fiducia.
Praticamente immediato sarà il passaggio del testo, stavolta “super-blindato”, a Montecitorio, dove potrebbe ricevere il sì definitivo l’ultimo giorno di giugno: martedì 30.
Il via libera all’iter di approvazione serrato è arrivata dalla conferenza dei capigruppo di martedì 23, che ha deciso di passare la parola direttamente all’Aula. Anche se il testo è stato “offerto” alle opposizioni, in vista di una mediazione per un possibile accordo, le possibilità di vedere cambiamenti di testo sul filo di lana sono ridotte al lumicino.
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Le opposizioni, come la fronda interna al Pd, dovranno accontentarsi di quelle incluse nelle ultime ore nel maxiemendamento: la valutazione dei presidi triennale e un Comitato di valutazione docenti rivisto nella sua composizione con una maggiore presenza di docenti e l’aggiunta di un membro esterno; l’assunzione dei circa 6 mila 500 idonei al concorso 2012 inseriti nel piano di assunzione straordinaria dei docenti precari operativo da settembre, che quindi diventano quasi 107mila; la destinazione del 10% dello school bonus alle scuole con meno risorse e il tetto di 100 mila euro per le erogazioni liberali alle scuole. Per chi sperava in altri cambiamenti, dovrà attendere la prossima riforma.
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