Il Consiglio dei ministri ha “completato e firmato il percorso per il nuovo Isee”. Uno strumento che misura il reddito ma anche la ricchezza complessiva delle famiglie. Usato per esempio dagli atenei per inquadrare la fascia di reddito e stabilire la tassazione universitaria degli studenti. Il premier Letta ha detto: “Si tratta di una notizia importante e per il cambiamento che interviene in modo significativo in favore delle famiglie e dei disabili”
Il nuovo indicatore sul reddito, ha aggiunto il premier “consentirà l’accesso ai servizi alle persone che effettivamente hanno bisogno dove c’è una situazione certificata che corrisponde ad una situazione reale”.
Secondo Letta “bisogna evitare lo scandalo dei finti poveri e pone il tema di un rapporto diretto tra situazione reale delle famiglie e delle persone e l’accesso ai diritti. Riporta un concetto di verità tra le persone e i servizi sociali corrispondenti. Le risorse vadano alle persone che hanno bisogno”, ha concluso Letta citando i fatti di cronaca di pochi giorni fa che ha mostrato che “chi aveva le esenzioni all’Università andava in facoltà con la Ferrari”.
“Riformare l’Isee è un atto a forte valenza etica, in un momento in cui l’emergenza sociale impone di orientare le risorse disponibili a favore di chi è in uno stato di reale necessità”. Lo si legge in una nota del ministero del Lavoro. “Con la riforma – afferma il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini – intendiamo disporre di uno strumento più corretto per valutare le condizioni relative tra famiglie con diverse possibilità economiche, ma anche restringere gli spazi all’evasione, ricordando che ogni presunta furberia toglie un’opportunità a coloro che ne hanno diritto”