Politica scolastica

Riforma Istituti professionali: Blocco Studentesco contro il ministro

Un provvedimento molto discusso quello relativo agli Istituti tecnici professionali, che prevede un corso di studi di solo 4 anni con un maggior numero di Ptco (ex alternanza scuola lavoro) ed esperti delle aziende come docenti.

Offerta tecnica professionale per formare maestranze

E questo, nonostante il ministro Valditara in Calabria ne abbia esposto gli obiettivi: “Far nascere un’offerta scolastica tecnico-professionale per la formazione di tutte quelle maestranze che saranno necessarie sia per la costruzione del Ponte sullo Stretto ma soprattutto per la gestione e lo sviluppo di quelle straordinarie potenzialità che questa opera genererà per il territorio”.

Dunque una scuola che prepari operai specializzati da offrire alle aziende che si occuperanno di realizzare il ponte sullo Stretto di Messina e che in 4 anni, invece che in 5, possono lasciare i banchi per i cantieri.

Striscioni contro il ministro

Una proposta che non è piaciuta agli studenti di Blocco Studentesco che hanno innalzato striscioni per porre l’attenzione “su una riforma che rischia di passare in sordina” e hanno pure così commentato: “La riforma del ministro Valditara prevede la riduzione del ciclo di studi per gli istituti tecnico-professionali da 5 a 4 anni con conseguente potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro. Gli studenti rappresenteranno manodopera gratuita all’interno delle grandi aziende in cui presteranno servizio, che da questa operazione traggono solo benefici senza contribuire in alcun modo ai costi relativi alla formazione dei ragazzi. Infatti, appare chiaro come per le piccole e medie imprese sarà poco pratico prendere parte a questa riforma.”

Esperti dei cantieri come docenti

“Inoltre, – continua la nota– gli impiegati delle aziende si vedranno protagonisti nell’indottrinamento dei ragazzi, a cui viene negato di fatto il rapporto con i docenti. Docenti e scuole che in questa fase rimangono inascoltati dal ministro Valditara. Sebbene poi, agli studenti possa apparire come un’occasione ghiotta per ridurre di un anno il percorso di studi, in realtà, come già successo con le lauree triennali, il percorso professionalizzante prevede un aumento degli anni di formazione, che passa da 5 anni, a 4+2, dove i +2 rappresenterebbero dei corsi biennali parauniversitari.

Diploma di serie B?
In conclusione gli studenti che si iscriveranno a istituti tecnico-professionali, rischieranno di ricevere un diploma di serie B mentre lavorano gratuitamente per i grandi capitalisti. Il governo invece, riuscirà a stipendiare questi nuovi formatori con la cifra stanziata sin ora: 1,5 miliardi di euro. Il Centrodestra sembra confuso su quali siano le priorità per gli studenti italiani, priorità che rimangono al centro delle lotte del Blocco Studentesco.”

Pasquale Almirante

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