Con l’anno scolastico 2024/2025 prende il via, la riforma voluta dal Ministro Valditara sul percorso scolastico 4+2 al fine di promuovere l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro.
La riforma, secondo quando indicato nel piano del PNRR, mira ad allineare i curricula degli istituti tecnici e professionali, verso l’innovazione del piano nazionale dell’Industria e della profonda innovazione digitale in atto in tutti i settori del mercato del lavoro.
La riforma riduce da cinque a quattro anni il percorso di studi, al termine del quale gli studenti possono scegliere di accedere agli ITS (2 anni), in una filiera organica, ma anche all’università o direttamente al mondo del lavoro.
La riforma del sistema scolastico riguardante gli istituti tecnici e professionali si pone l’obiettivo di “garantire una solida preparazione nelle materie di base, andando a recuperare i gap registrati in italiano, matematica e inglese, e una maggiore preparazione nelle materie specialistiche, utilizzando una grande flessibilità didattica”. In questo senso sono previsti programmi nuovi, senza comprimere quelli esistenti.
L’organico dei docenti dei cinque anni sarà impegnato sull’offerta formativa dei quattro anni senza nessuna riduzione, al fine di garantire la qualità della formazione, inoltre sarà incrementata l’alternanza scuola-lavoro, al fine di essere rapidamente inseriti in settori molto qualificati.
Un aspetto innovativo della riforma prevede la possibilità di utilizzare dei docenti esterni provenienti dalle imprese al fine di dare una preparazione quanto più tecnica possibile e rispondente alle esigenze specifiche del mondo industriale.
Nel rispetto dell’autonomia di ogni singola istituzione, hanno aderito alla riforma 4+2, soltanto 171 tra gli istituti tecnici e professionali ai quali possono iscriversi, dal 18 gennaio al 10 febbraio del 2024 gli studenti attraverso la piattaforma Unica dove troveranno l’elenco delle istituzioni autorizzate alla sperimentazione.
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