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Riforma Istituti Tecnici Professionali, una scuola ha anticipato i tempi. Il dirigente: “Vogliamo essere un polo di riferimento”

Nelle scorse settimane il Governo Meloni ha licenziato in Consiglio dei Ministri la Riforma della filiera degli Istituti Tecnici e Professionali. La nostra testata ne ha parlato con Gianluca Rapisarda, neo dirigente scolastico del Convitto Nazionale “G. Piazzi” di Sondrio, che ha tra le sue due scuole annesse l’Istituto Tecnico Agrario (Itas) e l’Istituto Professionale Besta-Fossati.

Dirigente Rapisarda, nei giorni scorsi, in CDM, il Governo Meloni ha varato la riforma degli Istituti Tecnici e di quelli Professionali. Che ne pensa?

Dopo il dlgs 61/17 e le successive Linee guida del 2019, la Riforma degli Istituti Tecnici e Professionali era assolutamente necessaria, considerando che tali indirizzi di scuole sono sempre più in voga tra le scelte degli studenti. Per tale motivo con la Riforma approvata nelle scorse settimane si è effettuata una sostanziale modifica del loro assetto, al fine di rendere sempre più stretto il loro rapporto con il mondo del lavoro e delle imprese.

In cosa consiste concretamente la Riforma degli IT e degli IP approvata dall’Esecutivo?

Dare nuova dignità e una chiara identità a questa tipologia di Istituti secondari superiori, ampliandone l’offerta formativa ed orientandola, anche grazie al PNRR, decisamente verso le nuove professioni e le imprese: è questo l’obiettivo della Riforma della filiera dei tecnici e dei professionali del Governo Meloni. Essa, in pratica, sarà inizialmente sperimentale, coinvolgendo al massimo il 30% delle scuole.

Il nuovo percorso, sostanzialmente quadriennale, sarà incentrato su un rafforzamento delle ore di PCTO e di apprendistato, oltre che sul miglioramento delle competenze di base (italiano e matematica). Lo scopo è quello di creare reti, denominate “campus”, di cui possono far parte gli Istituti Tecnici e Professionali, quelli di IeFP, gli Istituti Tecnici Superiori e quelli della formazione tecnica superiore (ITS Academy ed IFTS), le Università, gli Istituti Afam ed i soggetti pubblici e privati.

E’ vero che il Convitto Nazionale Piazzi di Sondrio ha anticipato i tempi della Riforma?

Già, è proprio così. Infatti, e con grande orgoglio che vi dico che, grazie allo spirito di squadra e all’egregio lavoro della Commissione nominata ad hoc, il 22 ed il 25 settembre scorsi, il Collegio docenti ed il Commissario Straordinario del Convitto Nazionale Piazzi di Sondrio hanno deliberato 5 proposte di nuovi indirizzi professionali all’avanguardia e strettamente funzionali alle esigenze formative, produttive ed occupazionali del Territorio e delle imprese sondrinesi. Insomma abbiamo anticipato i tempi della Riforma e preparato il futuro, perchè vogliamo essere un Polo Tecnico-professionale di riferimento per tutti i giovani e non della Valtellina.

Di che tipo di nuovi indirizzi si tratta?

Il Collegio docenti ed il Commissario del Convitto Piazzi, in modo lungimirante, hanno deliberato l’attivazione presso la nostra seconda scuola annessa e cioè l’IP Besta-Fossati di due corsi serali ad indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica e di Operatore informatico ed uno diurno di Termoidraulico.

Ma c’è di più. In vista delle Olimpiadi invernali di Cortina 2026, il Collegio docenti ha pure deliberato l’avvio di un IP ad indirizzo “accoglienza turistica” e di un corso quadriennale IEFP ad indirizzo Tecnico per l’animazione turistica, sportiva e del tempo libero, unico nel suo genere in Valtellina ed in Regione Lombardia.

Quale sarà l’iter per l’approvazione definitiva di tali nuovi indirizzi di IP e di IeFP presso l’Istituto Besta-Fossati?

Il 29 settembre abbiamo trasmesso ufficialmente le delibere del Collegio docenti e del Commissario Straordinario alla Provincia di Sondrio. Subito dopo la decisione definitiva spetterà a Regione Lombardia.  

Ma ci risulta che il Convitto Nazionale Piazzi non lasci, ma raddoppi le sue proposte di nuovi indirizzi, con l’apertura presso l’altra scuola annessa che è l’ITAS di un ITS Accademy per la filiera agroalimentare. Ce ne può parlare?

E’ vero. Grazie al determinante contributo dell’Assessore Regionale Simona Tironi e di Confindustria, infatti, oggi 10 ottobre, alle ore 14.30, presso i locali del Convitto Piazzi di Sondrio in Salita Schenardi 6, organizzeremo un Open Day in collaborazione con Confcommercio, Coldiretti, le aziende del settore agricolo, agroalimentare, enogastronomico, vitivinicolo, lattierocaseario, zootecnico e la Fondazione Fojanini, per promuovere ed aprire le iscrizioni del secondo biennio formativo del nostro corso ITS Academy ad indirizzo Tecnico Superiore Specializzato per l’Innovazione agroalimentare, il Controllo della qualità e la gestione della produzione e del secondo corso ad indirizzo Tecnico Superiore Specializzato nella Produzione enogastronomica sostenibile del territorio.

Quali le prospettive di lavoro per gli studenti che frequentano un Istituto Tecnico Superiore “Agroalimentare”?

I corsi ITS Academy “Agroalimentare” dell’Istituto Tecnico Agrario di Sondrio presentano come peculiarità la forte integrazione con il sistema delle imprese e delle aziende del settore, sia dal punto di vista della progettazione della figura professionale, sia della docenza, poiché prevedono una significativa percentuale di formazione erogata direttamente da tecnici aziendali. Essi, inoltre, si distinguono per l’attività di formazione on the job nelle imprese e nelle aziende del settore agricolo ed enogastronomico, che prevede almeno 904 ore durante il biennio formativo. Alla base della strutturazione dei percorsi c’è l’articolazione per Unità Formative (UF), che comprendono sia lo sviluppo di competenze trasversali, sia quello di competenze tecniche specialistiche. Mi sento di consigliarlo fortemente ai giovani ed alle giovani che vogliono “scommettersi” nel nostro territorio nel campo dell’Agricoltura 4.0, proprio per il loro elevatissimo tasso di occupabilità.

Qual è l’obiettivo che si propone il Convitto Nazionale “G. Piazzi” di Sondrio del dirigente scolastico Gianluca Rapisarda?

La sfida è difficile ma avvincente ed è quella di formare ed “occupare” le future ed i futuri agricoltori, manutentori, elettricisti e termoidraulici esperti in energie rinnovabili e tecnici dei servizi commerciali e del turismo della Valtellina. Sono convinto che, con l’apporto del nostro Collegio Docenti e della Commissione di lavoro proponente i nuovi indirizzi tecnici, professionali ed IeFP deliberati dal nostro Convitto e l’indefessa abnegazione del nostro Commissario Straordinario Fortunato Cao, ce la faremo e riusciremo a rendere la terra valtellinese sempre più ecosostenibile, biotecnologica, accogliente e produttiva.

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Redazione

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