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Riforma istruzione tecnica e professionale: l’esame del ddl inizia il 29 al Senato, ma senza l’articolo sulla valutazione della “condotta” degli alunni

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In settimana, presso la Commissione Cultura del Senato prenderà finalmente avvio l’esame del disegno di legge in materia di “Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale”.
La decisione è stata presa dagli uffici del Senato giovedì 23 novembre; l’incarico di relatore è stato affidato alla senatrice Ella Bucalo, responsabile del dipartimento scuola e istruzione di Fratelli d’Italia.

Per accelerare i tempi di discussione e di approvazione del provvedimento l’articolo 3 che conteneva disposizioni in materia di  “revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti” è stato stralciato e seguirà quindi un percorso autonomo.

Il disegno di legge era stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 18 settembre scorso con l’intenzione di dare il via alla riforma già a partire dall’anno scolastico 2024/25.
Il provvedimento prevede l’attivazione di percorsi quadriennali al termine dei quali sarà possibile accedere agli istituti di formazione tecnica superiore.
Il ddl prevede anche un ulteriore passaggio prima del varo effettivo della riforma: come spesso accade in questi casi, bisognerà infatti attendere anche un decreto ministeriale applicativo che dovrà essere adottato entro un mese dalla entrata in vigore della legge di riforma.

Perciò è ormai abbastanza certo che la riforma dovrà essere rinviata al 2025/26 anche se dal Ministero continuano a parlare della possibilità di avviare a settembre 2024 una prima sperimentazione.
Non dimentichiamo comunque che, per ora, è stato deciso solamente che l’esame del ddl partirà presso la Commissione Cultura del Senato mercoledì 29 novembre.
Poi ci saranno le audizioni e quindi si passerà alla discussione vera e propria; se non ci saranno intoppi, il ddl potrebbe essere pronto per l’aula del Senato nelle settimane successive, quando però il Parlamento sarà alle prese anche con la legge di bilancio.
In ogni caso, dopo l’approvazione da parte dell’aula del Senato, il ddl sarà trasmesso alla Camera.
Insomma, i tempi non sono brevi.
Come abbiamo detto, nel tentativo di accelerarli, l’ufficio di presidenza del Senato ha deciso di scorporare  l’articolo 3 dedicato al tema della valutazione del comportamento degli studenti: già a giugno Valditara aveva annunciato l’intenzione di intervenire sulla questione e di voler modificare le norme già a partire dal settembre 2023.

E, a proposito di “riforme” annunciate è forse il caso di ricordare anche quella del liceo made in Italy, di cui si era parlato già nella tarda primavera del 2023: qualche esponente del Governo si era improvvidamente sbilanciato a dire che sarebbe partita a settembre 2023; ben presto il termine era stato spostato al 2024/25.
Al momento attuale il provvedimento è all’esame della Commissione Attività produttive della Camera che sta acquisendo anche i pareri di altre Commissioni; fra qualche settimana si andrà in aula, ma poi ci sarà ancora il passaggio al Senato.

Anche questa legge, una volta approvata, avrà bisogno di un Regolamento per essere attuata (il Governo avrà tempo 90 giorni per adottarlo).
E’ del tutto evidente che le prime classi dei nuovi licei entreranno in funzione nel 2025/26.

Reginaldo Palermo

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