Attualità

Riforma istruzione tecnico-professionale, dal Ministero rassicurano: si va avanti, non c’è nessun ritardo (ma i dubbi sono tanti)

Sulla questione dell’avvio della riforma in materia di filiera formativa tecnologico-professionale c’è qualche novità: da fonte ministeriale apprendiamo che il provvedimento è già stato incardinato in Senato ed è già stato individuato il relatore.
Pertanto, fanno sapere sempre dal Ministero, non ci saranno i temuti ritardi e la sperimentazione partirà nell’anno scolastico 2024/25.
E’ molto probabile che la decisione di dare avvio all’esame del disegno di legge sia stata presa nelle ultime ore in quanto, per il momento, nel sito del Senato non ci sono notizie in merito, anzi non viene ancora neppure indicata la Commissione che dovrà operare in sede referente relazionando all’aula al termine dei lavori, anche se certamente si tratterà della VII Commissione Cultura e Istruzione.
Si sa invece (ma questo lo avevamo già scritto a suo tempo) che il provvedimento è un “collegato alla finanziaria” e quindi godrà di una “corsia preferenziale”. I tempi di approvazione, cioè, potrebbero essere relativamente contenuti.
Resta comunque il fatto che, per ora, nel calendario dei lavori della prossima settimana non se ne parla ancora.
Permangono anche tutti i dubbi che già abbiamo espresso in diverse occasioni e che trovano conferma anche in quanto emerso il 16 novembre scorso in occasione dell’incontro fra Ministero e sindacati (stando ai comunicati della Flc-Cgil e della Cisl-Scuola l’Amministrazione si sarebbe dichiarata favorevole a rinviare l’avvio della riforma al 2025/26).
Ora, però, il Ministero parla di “sperimentazione” che dovrebbe iniziare già a settembre 2024; anche in questo caso, però, è improbabile che a gennaio sia tutto pronto per informare le famiglie dell’avvio dei nuovi percorsi.
A meno che non si pensi di spostare anche i termini per le iscrizioni degli alunni in uscita dalla secondaria di primo grado. Rimarrebbe in ogni caso il problema della definizione degli organici e della progettazione a cura delle scuole.
Non resta altro da fare che attendere gli eventi.

Reginaldo Palermo

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