Si conclude nella mattinata del 31 gennaio nell’aula del Senato il primo tempo dell’iter parlamentare del disegno di legge sulla filiera tecnologico-professionale.
Il provvedimento sarà discusso nel testo proposto dalla Commissione Cultura che aveva portato a termine l’esame nella seduta del 21 dicembre scorso.
A riferire in aula sarà la senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo; dopo la sua relazione introduttiva si passerà al voto e siccome il disegno di legge è formato da due soli articoli la votazione sarà particolarmente rapida (la procedura infatti prevede che il provvedimento venga votato articolo per articolo).
Il disegno di legge, come abbiamo più volte ricordato, prevede l’istituzione di un percorso quadriennale che si concluderà con un esame di Stato e che darà titolo ad accedere o alla Formazione tecnica superiore (due anni) o ai corsi universitari.
Il Governo punta molto anche su un altro aspetto, ribadito più volte dallo stesso ministro Valditara: i percorsi della filiera tecnologico-professionale consentiranno un accesso facilitato al mondo delle imprese anche perché le scuole avranno la possibilità di migliorare e arricchire la propria offerta formativa stipulando contratti di prestazione d’opera con esperti esterni per lo svolgimento di attività didattiche di particolare interesse.
Per il 2024/25 verranno attivati percorsi a carattere sperimentale in un certo numero di istituzioni scolastiche che hanno aderito alla sperimentazione proposta dal Ministero.
Nei giorni scorsi è intervenuto anche il Presidente del Comitato nazionale ITS Academy e Consigliere INDIRE, Francesco Manfredi per ricordare a studenti e genitori che questa opportunità va colta: “Con la sperimentazione del ciclo di 4 anni, il primo pezzo della nuova filiera formativa tecnologico-professionale che si completa con i percorsi biennali offerti dagli ITS, i nostri percorsi di istruzione e formazione professionale e tecnica sono in grado di cogliere tre importanti obiettivi: guidare i giovani verso un orizzonte lavorativo più gratificante, motivante e coerente con le loro abilità e attese; accorciare i tempi di ingresso nel mondo del lavoro; colmare la carenza di professionalità denunciata dalle aziende e che, secondo le più recenti analisi, è quantificabile in un milione e mezzo di lavoratori nei prossimi quattro anni. Ecco perché invito le famiglie a valutare con grande attenzione questa nuova, importante opportunità di formazione specialistica, che permetterà ai nostri giovani di entrare da protagonisti nel mercato del lavoro”.
Dopo il voto del Senato, previsto come abbiamo detto per la giornata del 31 gennaio, il disegno di legge sarà trasmesso alla Camera che potrebbe approvare definitivamente la riforma entro il mese di febbraio.
La scuola non è un luogo rivolto a giovani privilegiati. Anzi, è il luogo per…
Il gup di Palermo Paolo Magro ha condannato a 11 anni e 4 mesi di…
In un istituto di Prato, come in molte scuole italiane, è scattato il divieto di…
Comprendere il funzionamento del cervello umano è essenziale per insegnare a gestire gli errori. La…
I Patti educativi di comunità sono accordi tra scuole, enti locali e realtà territoriali, volti…
Solamente il 22,8% dei ragazzi delle scuole superiori nel Paese del Sol Levante, il Giappone,…