Una vera e propria corsa contro il tempo quella a cui si apprestano gli Istituti Tecnici Superiori. La riforma infatti, dopo essere stata approvata in Parlamento a metà luglio, necessita di ben 19 provvedimenti attuativi che coinvolgono altri ministeri (non solo l’Istruzione) e i tempi, come detto, stringono, visto che si va dai 90 ai 180 giorni. Studenti e famiglie restano in attesa visto che tra ottobre e novembre partono i corsi. Entro 90 giorni ad esempio andranno risolti i decreti riguardo le aree di riferimento, le linee guida dello schema di Statuto, le tabelle nazionali di corrispondenza e i criteri di riparto. Entro 120 giorni gli standard minimi per l’accreditamento degli Its Academy. Come scrive il ‘Sole 24 Ore’, il ministro Patrizio Bianchi ha annunciato per fine agosto il bando che assegna i primi 500 milioni dell’Ue agli Its per potenziare i laboratori.
Serve dunque fare in fretta e non fermarsi, visto che l’obiettivo è quello di raddoppiare gli iscritti in un sistema che finora ha dato i suoi frutti, con percentuali altissime di occupati post diploma. Come spiega ancora ‘Il Sole 24 Ore’ il primo passo è l’emanazione dell’aggiornamento delle aree di riferimento degli Its, per adeguarle alle nuove esigenze del mercato del lavoro, visto che quelle attuali discendono dal programma ‘Industria 2015’.
Un altro decreto di vitale importanza è quello che dovrà fissare i criteri di deroga al principio di un solo Its Academy per area tecnologica per ciascuna provincia. Servirà un’intesa tra il ministero dell’Istruzione e la singola regione, che definirà la sua offerta formativa.
Infine servirà definire i criteri e le modalità tra i percorsi formativi Its e i percorsi di laurea, nell’ambito delle relazioni con il mondo universitario.
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