L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato nel 2014 il 15 luglio Giornata Mondiale delle Competenze della Gioventù, per celebrare l’importanza strategica di fornire ai giovani competenze per l’occupazione, un lavoro dignitoso e l’imprenditorialità. Da allora, la Giornata Mondiale delle Competenze della Gioventù ha offerto un’opportunità unica di dialogo tra i giovani, le istituzioni di istruzione e formazione tecnica e professionale (TVET), le imprese, le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori, i responsabili politici e i partner per lo sviluppo.
Quella del 2022, che si è appena celebrata, si è svolta nel pieno degli sforzi dei governi di tutto il mondo impegnati nella determinazione di sforzi concertati per la ripresa socioeconomica dalla pandemia di COVID-19; non solo, si infittiscono infatti le sfide in altri campi, primo tra tutti il cambiamento climatico, seguito dalle guerre e i conflitti, la povertà persistente, la crescente disuguaglianza, il rapido cambiamento tecnologico, la transizione demografica e le sempre attuali questioni di genere. Più di 200 milioni di giovani nel mondo sono disoccupati o hanno un lavoro ma vivono in povertà.
Gli eventi della Giornata Mondiale delle Competenze della Gioventù hanno da sempre offerto un’opportunità unica di dialogo tra i giovani, le istituzioni di istruzione e formazione tecnica e professionale (TVET), le imprese, le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori, i responsabili politici e i partner per lo sviluppo. Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, per l’occasione ha mandato un messaggio ai giovani di tutto il mondo dicendo: “Solo nel 2020, l’occupazione giovanile è diminuita di 39 milioni di unità.
Oggi, 24 milioni di giovani rischiano di non tornare a scuola. La pandemia ha anche accelerato la trasformazione del mercato del lavoro, aggiungendo incertezza e ampliando il divario digitale. Dobbiamo garantire il diritto dei giovani all’educazione, alla formazione e all’apprendimento permanente efficaci e inclusivi. A tal fine è necessario potenziare lo sviluppo delle competenze dei giovanili, investendo nell’Istruzione e Formazione Tecnica Professionale, nella connettività a banda larga e nelle competenze digitali”.
“Per questo motivo, a settembre – dice ancora Guterres – convocherò il Transforming Education Summit che riunirà leader mondiali, giovani e altri attori del settore dell’educazione. I giovani sono motori del cambiamento e devono essere pienamente coinvolti nelle decisioni che riguardano il loro futuro. Guidati dalla strategia delle Nazioni Unite per la Gioventù 2030, invito tutti ad agire per lo sviluppo delle competenze dei giovani come priorità, al vertice ed oltre. Costruiamo insieme una forza lavoro più giusta e prospera, salviamo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e non lasciamo indietro nessuno”.
L’istruzione e la formazione sono centrali per il raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030 e, coerentemente con la visione della Dichiarazione di Incheon (Corea) del 2015, il cui slogan recita “per un’educazione di qualità equa e inclusiva e per l’educazione permanente per tutti entro il 2030. Trasformare la vita attraverso l’istruzione”.
In questo senso in Italia la Giornata coincide con la recente approvazione in terza lettura da parte della Camera dei deputati della riforma organica degli Istituti Tecnici Superiori (ITS). Si tratta di uno dei punti qualificanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l’Istruzione, un’azione strategica per rendere la formazione terziaria professionalizzante più attrattiva per i giovani e per arricchire l’offerta, anche in risposta alle esigenze del tessuto produttivo dei territori e delle nuove prospettive del mondo del lavoro e dell’economia.
Gli istituti tecnici si chiameranno Istituti tecnologici o ITS Academy. Il percorso complesso e lungo ha finalmente definito – dopo 11 anni – le caratteristiche della formazione tecnica post diploma, conferendo dignità a percorsi formativi che dovrebbero promuovere molte tra le competenze necessarie ai giovani per l’ingresso nel mondo del lavoro, in linea per quanto riguarda l’accesso a un’istruzione e formazione tecnica e professionale di qualità accessibile; l’acquisizione di competenze tecniche e professionali per l’occupazione, il lavoro dignitoso e l’imprenditorialità; l’eliminazione della disparità di genere e la garanzia dell’accesso ai più vulnerabili.
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