Categorie: Politica scolastica

Riforma, niente ripensamenti: a fine mese il decreto. Poi quella dell’Università

La denuncia di Presa Diretta, la trasmissione di Rai Tre che ha realizzato un ritratto impietoso della scuola italiana, non cambia di una virgola il progetto di riforma del Governo Renzi. Lo ha fatto intendere il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, durante una visita ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, a margine di un incontro – dibattito su Università e formazione.

Interpellato dall’agenzia di stampa siciliana Italpress, il sottosegretario ‘renziano’ ha detto che sull’istruzione italiana “stiamo invertendo una tendenza, rispetto al fatto che negli anni le risorse per scuola e università si sono andate riducendo. Da quando c’è il Governo Renzi – ha continuato l’esponente del PD – ci stiamo muovendo in questa direzione e sarà così fino a quando noi saremo al Governo”.

Anche sui tempi non ci sarà alcun cambiamento rispetto alla tabella di marcia prevista: “ora abbiamo messo in campo la riforma della scuola – ha detto -, a fine febbraio ci sarà il decreto”. Poi, con tempi più lunghi, ne arriverà un secondo su temi meno urgenti e che necessitano di una verifica maggiore. A dire il vero, però, una novità c’è: “subito dopo ci occuperemo dell’Università”, ha tenuto a dire Faraone.

 

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Parlando, in generale, dei cambiamenti in atto, il rappresentante del Governo ha tenuto a dire che “sulle riforme andiamo avanti, ci aspettiamo coerenza dalle forze politiche che le hanno sostenute fino a ora”. Proprio oggi, però, Forza Italia, attraverso l’ex ministro Renato Brunetta, ha detto al Tg3 che “Renzi è un imbroglione”, poiché è venuto meno al patto di eleggere un presidente della Repubblica condiviso da tutti: Forza Italia, quindi, d’ora in poi farà opposizione, tornando all’antica alleanza con la Lega Nord. L’accordo con il leader Matteo Salvini è imminente.

 

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Alessandro Giuliani

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