Prende avvio nei prossimi giorni al Senato il percorso parlamentare del disegno di legge sulle norme di autogoverno della scuola.
Il 6 novembre, infatti, il provvedimento è stato assegnato dalla presidenza del Senato alla Commissione Cultura che dovrà a sua volta acquisire i pareri delle Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio e Lavoro.
Per il momento la Commissione Cultura dovrebbe intervenire in sede referente: questo significa che la Commissione dovrebbe relazionare in aula a cui spetterebbe poi il voto finale.
In realtà è molto probabile che anche al Senato le cose vadano esattamente come alla Camera dove la conferenza dei capigruppo aveva chiesto e ottenuto che la Commissione potesse operare con potere deliberante.
Si tratta però di capire se la Commissione del Senato adotterà delle modifiche o se, al contrario, accetterà integralmente il testo licenziato dalla Camera.
Nel primo caso il ddl dovrà tornare nuovamente alla Camera mentre se non ci saranno modifiche il provvedimento potrebbe diventare legge entro poche settimane.
Secondo le dichiarazioni rese qualche settimana fa dalla presidente della Commissione Cultura della Camera Manuela Ghizzoni, al Senato potrebbe esserci qualche sorpresa perché Pd, Pdl e Udc (e cioè quelli che sostengono il disegno di legge) intendono ancora procedere con audizioni di sindacati e associazioni per valutare la possibilità di ritoccare il testo.
Certo è che i tempi sono sempre più stretti e il rischio di non riuscire ad approvare il provvedimento entro la fine della legislatura non è da escludere.
Intanto la prossima settimana si dovrebbe già capire se la Commissione Cultura del Senato potrà operare in sede deliberante in modo da abbreviare il percorso del disegno di legge.
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