Alcune indiscrezioni interne al Miur ci dicono che a viale Trastevere esiste un progetto, anche ben dettagliato e scandito a tappe, di riforma degli organi collegiali e riscrittura del Testo Unico della scuola.
È utile ricordare che nella Legge 107/2015, all’art.1, comma 180, è scritto che il Governo è delegato ad adottare, entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi al fine di provvedere al riordino, alla semplificazione e alla codificazione delle disposizioni legislative in materia di istruzione, anche in coordinamento con le disposizioni di cui alla presente legge.
Nel comma 181 della legge denominata Buona Scuola era stato disposto, in ragione delle deleghe rilasciate al Governo dal suddetto comma 180, proprio la delega per il riordino delle disposizioni normative in materia di sistema nazionale di istruzione e formazione attraverso anche la redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di istruzione già contenute nel testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, nonché nelle altre fonti normative.
Al Miur, come già evidenziato da Pino Turi, segretario generale Uil Scuola, circostanza confermata da altre indiscrezioni interne al Miur, avrebbero costituito una Commissione per rivedere il Testo Unico della scuola per dare attuazione a tutte le deleghe della legge 107/2015. Ci sarebbe una vera e propria road map del Miur, che entro la primavera 2019 dovrebbe portare sostanziali modifiche, su materie delicate come la riforma degli organi collegiali e forse anche autonomia scolastica e regionalizzazione della scuola.
Prima della probabile riscrittura del nuovo Testo Unico, dopo venticinque anni dal d.lgs. 297/94, ci sarebbe da legiferare su alcuni temi caldi proposti al punto 22 del contratto di Governo LEGA-M5S.
Si parla insistentemente di attuare, secondo quanto previsto dal contratto di Governo, l’introduzione di nuovi strumenti che tengano conto del legame dei docenti con il loro territorio, affrontando all’origine il problema dei trasferimenti (ormai a livelli record), che non consentono un’adeguata continuità didattica. Uno di tali strumenti, ci riferiscono importanti esponenti della Lega, è la regionalizzazione dell’Istruzione e una maggiore autonomia del sistema scolastico attuata con il decentramento.
Esponenti di Governo del M5S dicono, anche in conferenze del mondo dell’associazionismo della scuola, che ci saranno anche modifiche su graduatorie per le supplenze e sugli organi collegiali degli Istituti scolastici.
Le dichiarazioni di Turi della Uil Scuola, in cui afferma che sarebbe in atto il tentativo di riformare gli organi collegiali e riscrivere il Testo Unico, sono confermate da alcune fonti interne al Miur.
Anche altri sindacati, tra cui la Flc Cgil, ha avuto segnalazioni che al Miur si stanno muovendo sul fronte delle suddette modifiche, si attendono sviluppi, ma soprattutto chiarezza da parte del Miur delle azioni, nello specifico e nel particolare, che si intendono mettere in campo.
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