Nella riforma degli organi collegiali che ha ripreso il suo iter in Parlamento potrebbe esserci un rafforzamento dei poteri del Dirigenti Scolastico all’interno del “Senato” della scuola.
Non vorremo, e facciamo gli scongiuri, che la riforma degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche, ripresenti sotto mentite spoglie la legge 107 della “Buona Scuola”, una sorta di rimescolamento delle carte per reintrodurre e far ridiventare legge dello Stato ciò che è stato cancellato della riforma Renzi.
Come si ricorderà uno degli aspetti molto controversi ed oggetto di accese discussioni tra il personale della scuola, in particolare i docenti, fu proprio l’eccessivo potere, attribuito dalla legge, alla figura del dirigente scolastico che, in qualche modo, diventava il “padrone” assoluto della scuola che comportava un ridimensionamento delle altre figure professionali degli operatori della conoscenza.
Gli organi collegiali rappresentano il “polmone” degli istituzioni scolastiche, in virtù della peculiarità di essere un organo decisionale sull’intera macchina funzionale ed organizzativa delle istituzioni scolastiche, un organo importante anche nell’ottica dell’autonomia di cui godono le scuole di tutto il territorio nazionale.
Nelle scuole deve esistere la democrazia, ossia libertà di opinioni, di confronto, di pensiero che deve coinvolgere tutti gli attori che ne fanno parte, non la voce di un uomo solo al comando!
Mario Bocola
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