La Usb critica aspramente la votazione alla Camera sulla riforma della pubblica amministrazione.
“Spettacolo a dir poco indecoroso quello della votazione di oggi alla Camera sulla riforma della pubblica amministrazione, in cui l’ ‘opposizione’ ha permesso il raggiungimento del numero legale che la maggioranza da sola non era in grado di garantire”, dichiara Cristiano Fiorentini, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego. “Evidentemente hanno tutti una gran paura di un possibile ritorno alle urne e non ci si vergogna di fare da stampella al governo anche quando il cuore della riforma è il ritorno all’ accentramento più spinto dei poteri”.
Osserva Fiorentini: “Ci vorranno decine di decreti delegati per la piena attuazione della riforma. Il governo dichiara che li farà in brevissimo tempo, anche se non è chiaro, però, se prima verranno definiti i decreti delegati attuativi delle precedenti riforme, su cui si sono cimentati tutti gli ultimi governi, o se queste andranno definitivamente in soffitta e ci si dovrà nuovamente districare in una giungla di norme in contraddizione tra loro”.
“Ci preoccupa molto l’accentramento presso la Presidenza del Consiglio delle funzioni di controllo sulle Agenzie – prosegue il dirigente USB – l’aggressione alle partecipate, in cui lavorano decine di migliaia di incolpevoli lavoratori; la sottomissione della dirigenza al volere/potere politico piuttosto che alla legge”.
“La USB contrasterà i principali aspetti negativi della riforma e l’attuazione dei relativi decreti applicativi, attraverso le necessarie mobilitazioni del prossimo autunno per impedire un ulteriore peggioramento delle norme contenute nel Testo Unico del pubblico impiego”, conclude Fiorentini.