Occorrono ancora pochi giorni, forse poche ore, perché vengano resi pubblici i testi definitivi del decreto legge approvato venerdì 13 giugno dal Consiglio dei ministri, contenente disposizioni che intendono dare una bella “sterzata” alla pubblica amministrazione. Solo allora, dopo innumerevoli modifiche, aggiunte e sottrazioni di parti, realizzate anche tra mercoledì 11 e giovedì 12 giugno, quando il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, ha incontrato i sindacati, sapremo quale delle varie bozze circolanti è quella reale. Non ci meraviglieremmo, è successo molte volte in passato, che alla fine nessuna era conforme a quella approvata.
L’attesa, ricordiamolo, riguarda anche un disegno di legge delega contenente una parte dei provvedimenti della riforma i cui decreti attuativi vedranno la luce però solo nel 2015.
Tentando di fare delle anticipazioni, le indiscrezioni darebbero per confermato l’immediato dimezzamento (a partire dal 1° agosto) dei distacchi sindacali. E anche l’abolizione del trattenimento in servizio oltre i limiti pensionistici, per fare spazio a 15mila nuove assunzioni: per la scuola, tuttavia, questa norma avrebbe effetti solo a partire dal 1° settembre 2015.
Sul resto dei provvedimento che riguardano la scuola siamo fermi al via libera per lo svincolo dei fondi per l’edilizia dal patto di stabilità: il provvedimento, citato dal premier Matteo Renzi in conferenza stampa al termine sempre del CdM di venerdì scorso, prevede anche lo stanziamento immediato di 30 milioni finalizzato alla realizzazione di asili nido all’interno di strutture militari non più utilizzate.
Rimaniamo nel dubbio, invece, l’inclusione o meno del comparto scolastico della norma che introduce la mobilità obbligatoria (mantenendo lo stesso stipendio ma spostandosi di comparto pubblico entro i 50 chilometri da quello attuale) nei confronti del personale soprannumerario.
Nella migliore delle ipotesi, il testo del dl e del disegno di legge delega, sarà reso pubblico martedì 18 giugno: appena disponibile lo metteremo a disposizione.