“Nella trasparenza della Pubblica amministrazione c’è anche l’algoritmo che fa le assegnazioni scolastiche per gli insegnanti?”.
A chiederlo, provocatoriamente, è stata la segretaria della Cgil Susanna Camusso alla festa dell’Unità a Catania nel confronto con la ministra Marianna Madia.
“La mia – ha precisato il leader sindacale – è una battutaccia, la penso e la dico…”, ha specificato Camusso riferendosi alle anticipazioni fornite dal ministro Madia a proposito della riforma della Pubblica amministrazione, che a detta del responsabile della Funzione Pubblica e dei suoi colleghi di governo porterà di sicuro trasparenza, procedure più snelle e risparmi.
Il riferimento della Camusso era, quindi, alle polemiche derivanti dai supposti errori, in parte ammessi dal Miur, in cui è incappato il sistema telematico utilizzato da Viale Trastevere per gestire decine di migliaia di trasferimenti dei docenti sugli ambiti territoriali arrivati con la Legge 107/15.
Durante la serata si è parlato anche di stipendi. A proposito dell’insistenza del ministro di adottare aumenti dando priorità ai salari più bassi e ai meritevoli, Camusso ha tenuto a dire che “abbiamo bisogno di aumentare i salari di tutti. E grida vendetta che sia la pubblica amministrazione a pagare la precarietà. La ministra non ha dato cifre, e altrettanto io mi fermo all’affermazione fatta: non ci accontenteremo di un caffè. C’e’ un mondo della contrattazione che ha rinnovato i contratti in questa stagione e ci riferiremo a quello”.
Secondo la sindacalista, inoltre, “la parola licenziamenti è quella che il governo ha usato di più nella pubblica amministrazione, con un presidente del consiglio che ha detto che non ci incontra. Noi siamo sempre stati pronti al confronto”.
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