“Abbiamo sempre detto che il percorso della legge 107/2015 non si sarebbe esaurito con la sua approvazione in Parlamento”: a dirlo è stato il sottosegretario Davide Faraone.
“È stato un primo passo”, ha spiegato il 22 settembre il rappresentante del Governo sul suo profilo Facebook. “Adesso dobbiamo lavorare da subito anche sui decreti attuativi e sulle deleghe previste della legge. Sempre in una dimensione di ascolto e confronto: lo faremo incontrando associazioni, sindacati, comuni, regioni, genitori, studenti e imprese”.
E ancora: “abbiamo bisogno del contributo di chi è esperto in questo campo, vive la scuola ogni giorno perché ci lavora, la frequenta, costruisce progetti sul territorio e con le imprese. Sarà un confronto profondo, che non si esaurirà in un incontro. Partiamo da qui per costruire insieme, tassello dopo tassello, #labuonascuola del Paese”.
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Faraone ha quindi annunciato che “dal Miur stanno partendo gli inviti per i primi cinque incontri sul diritto allo studio, l’inclusione degli studenti disabili, il sistema integrato dalla nascita ai sei anni, l’istruzione professionale e la formazione iniziale dei docenti. Ne seguiranno altri sul Made in Italy, il Testo Unico e altri pezzi importanti e qualificanti de #labuonascuola”.
Insomma, la fase 2 della riforma ha preso inizio. E sarà ancora più lunga della prima, quella che in poco più di un anno ha portato all’approvazione della Legge 107/2015: per la realizzazione dei decreti delegati più laboriosi, infatti, sono stati concessi anche 18 mesi di tempo, che sono scattati all’indomani dall’approvazione della riforma.
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