Categorie: Personale

Riforma, per realizzarla sarà decisivo il parere dei Collegi dei docenti

La riforma della scuola è presto attesa ad una verifica non meno rilevante: i pareri e le indicazioni dei Collegi dei docenti degli 8.508 istituti scolastici italiani.

A sostenerlo è l’Anief, secondo il quale attraverso una lunga serie di votazioni, da riassumere all’interno del nuovo Piano dell’offerta formativa standardizzato, toccherà proprio agli insegnanti stabilire come adottare la lunga serie di obiettivi definiti dalla Legge 107/15.

Spetterà ai Collegi dei docenti, coadiuvati dai dirigenti scolastici, indicare agli Uffici locali del Miur le varie aree disciplinari su cui potenziare l’organico: si tratta di un incremento importante, perché saranno in media sei gli insegnanti da aggiungere ad ogni scuola autonoma. Da queste scelte, scaturiranno anche le tipologie di docenti da assumere, i circa 50mila posti previsti dalla cosiddetta Fase C, i quali sono non a caso chiamati, entro dopodomani alle ore 14.00, a presentare la loro candidatura “al buio”, senza avere alcun tipo di informazione su dove verranno immessi giuridicamente in ruolo non prima del prossimo autunno.

I docenti riuniti in ogni scuola saranno incaricata di definire, in base al comma 14 della Legge 107/15, sempre all’interno del nuovo “Piano triennale dell’offerta formativa”, anche il ponderato “fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario”. Una scelta che porterà, inevitabilmente, a delle future assunzioni di personale Ata, su cui però il testo di riforma ha mancato di offrire alcun tipo di indicazione.

Ai Collegi dei docenti sarà poi demandato il compito di definire e realizzare l’alternanza scuola-lavoro obbligatoria nel triennio finale dei licei (200 ore) e negli istituti tecnici e professionali (400 ore), di esonerare i possibili collaboratori del dirigente (al massimo 10 dipendenti), incrementare i posti di sostegno in deroga. Sempre agli insegnanti delle scuole spetterà la decisione se introdurre o aumentare il tempo pieno e prolungato nell’infanzia, primaria e media, come la pratica sportiva o artistica e musicale. E se attuare i corsi per gli studenti con ‘bisogni educativi speciali’, meglio noti come Bes.

“Quanto decederanno i Collegi dei docenti – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal –, nel bene e nel male, andrà ad incidere fortemente sul futuro professionale dei docenti, come sull’intera offerta formativa della scuola dove operano. E per uno strano gioco della sorte, avranno diritto di voto anche quei precari che presenteranno domanda, fino al 14 agosto, per partecipare al piano straordinario di assunzione, poiché nel frattempo la maggior parte saranno stati assunti sino al termine delle attività didattiche entro l’8 settembre, come stabilito poche ore fa dal ministero dell’Istruzione attraverso una apposita Circolare, la n. 1515 dell’11 agosto, contenente ulteriori precisazioni sulle supplenze da conferire proprio sino al 30 giugno 2015”.

Proprio per far meglio far districare e orientare gli insegnanti italiani tra tutte queste importanti novità legislative, Anief, in collaborazione con Eurosofia, ha programmato una serie di seminari formativi sulle nuove competenze del Collegio docenti: i seminari si svolgeranno in ogni provincia, nella seconda metà del mese di settembre, ed avranno il compito di portare i docenti ad una corretta e consapevole attuazione della legge 107/2015.

Il giovane sindacato arriva a questa iniziativa, a beneficio dei docenti, dopo aver realizzato in primavera due audizioni parlamentari, davanti alle commissioni Cultura e Istruzione congiunte, prima alla Camera e poi a in Senato, aver presentato 150 emendamenti, metà dei quali sono stati approvati, e aver svolto, nello scorso anno scolastico, oltre mille incontri sulla ‘Buona Scuola’ con 30mila partecipanti complessivi. Entro fine agosto, Anief renderà pubblico il calendario dei seminari sugli argomenti da votare.

Alessandro Giuliani

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