Arriva in Gazzetta Ufficiale, all’interno del Decreto Legge n. 36, la revisione del reclutamento e della formazione dei docenti italiani, già approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso 21 aprile: gli articoli che interessano più da vicino gli addetti ai lavori nel mondo della scuola sono il 44 (Formazione iniziale e continua dei docenti delle scuole secondarie), con duplice aggiornamento (una parte obbligatoria e non remunerata, un’altra volontaria e con incentivi dal 2027 in cambio di 15-30 ore annue in più), il 45 (Valorizzazione del personale docente), il 46 (Perfezionamento della semplificazione della procedura di reclutamento degli insegnanti) con nuove modalità di accesso concorsuali alla professione, anche nuovi CFU, e il 47, incentrato sulle misure per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza di cui è titolare il Ministero dell’istruzione.
Per quanto riguarda la parte degli incentivi da assegnare solo ai docenti che svolgeranno una formazione aggiuntiva di almeno 15-30 ore, la maggior parte dei diretti interessati non sembra gradire l’idea: seguito di un sondaggio prodotto dalla Tecnica della Scuola, al quale hanno partecipato oltre 3mila insegnanti, più dl 60% (soprattutto di ruolo) si è detto contrario a questo genere di incentivo in busta paga. E alla quota andrebbe aggiunto un ulteriore 20% qualora si perdessero gli attuali “gradoni” che garantiscono ogni 5-8 anni un incremento stipendiale automatico (con “crescita” lorda media attorno ai 100-150 euro a “scatto”).
Come previsto dalla legge, ora il Parlamento avrà due mesi al massimo di tempo per convertire il decreto in legge: eventuali emendamenti approvati al testo dovranno avere il sì della maggioranza sia della Camera sia del Senato.
Nelle prossime ore, dopo un esame del testo definitivo approvato dal Consiglio dei ministri e ora giunto in Gazzetta Ufficiale come decreto legge, ‘La Tecnica della Scuola’ realizzerà un’analisi dettagliata delle novità introdotte.
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