Lo Snals-Confsal, attraverso il suo neo segretario generale, Gino Galati, ha ribadito al Ministro dell’Istruzione Letizia Moratti di avviare al più presto un confronto congiunto a tre per definire al meglio l’unitarietà della riforma della scuola secondaria superiore: assieme al Miur, sul tavolo del confronto, dovrebbero essere rappresentate anche le regioni e i sindacati.
"Il confronto triangolare, con la presenza del ministro Moratti, delle regioni e delle organizzazioni sindacali – ha affermato Galati – è indispensabile per meglio prefigurare il futuro assetto ordinamentale del secondo ciclo: un progetto complesso che, articolato nel sistema dei licei e in quello dell’istruzione e formazione professionale, ha bisogno di garanzie per mantenere l’unitarietà del sistema".
Secondo Galati, succeduto un mese fa alla guida del sindacato a Fedele Ricciato, durante il congresso nazionale dello Snals-Confsal, è indispensabile che anche le Regioni conducano un ruolo attivo e di primo piano già nella formazione generale del sistema duale di riforma della scuola secondaria: attualmente la bozza del decreto della secondaria, dopo la presentazione ufficiale avvenuta a gennaio, sta vivendo una fase di rettifica, rispetto alla proposta iniziale, sulla base delle indicazioni date al Miur da parte delle componenti sinora consultate.
A parere di Gino Galati le regioni, che andranno a gestire tutto il versante professionale, avrebbero bisogno di un’alta considerazione: "la Costituzione italiana assegna alle regioni la potestà legislativa esclusiva in materia di istruzione e formazione professionale: è importante, quindi, che al tavolo del confronto sulla riforma della scuola secondaria di secondo grado siano coinvolte anche loro". Convocando i rappresentanti di ogni Regione si potrebbero introdurre a livello di nazionale esigenze e dettagli che altrimenti rischierebbero di passare inosservati.
Per Galati è poi essenziale la presenza congiunta di tutte le componenti, ai fini di una progettazione complessiva più omogenea e corrispondente alle reali esigenze del mondo della scuola e del suo nuovo assetto organizzativo: "l’unitarietà del sistema educativo-formativo – conclude il segretario dello Snals-Confsal – e la pari dignità tra i due canali della nuova scuola secondaria di secondo grado, nonché le ricadute sulla nuova organizzazione del lavoro, sulla stabilità degli organici e sul personale non possono essere valutate disgiuntamente. Per questo motivo abbiamo esplicitato al ministro Moratti l’esigenza che il confronto sulla riforma avvenga tra tutti i soggetti interessati".
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