Categorie: Politica scolastica

Riforma, siamo ai ferri corti

Il tempo del confronto è finito, forse non è mai iniziato. Ora, di certo, sulla riforma è vera battaglia. Da Governo e maggioranza, si accusa l’opposizione di voler far cadere il disegno di legge e con esso le assunzioni. Ce né anche per i rappresentanti del lavoratori: è incomprensibile, ha detto uno dei partecipanti al termine alla riunione dei vertici Pd tenuta a Palazzo Chigi per volere del premier Renzi, che una parte del sindacato si metta contro il più grande piano assunzionale della storia della Repubblica. Quel che è emerso, inoltre, è la volontà di accelerare al massimo il lavoro in commissione, con coinvolgimento e responsabilizzazione di tutti, per provare a correre contro il tempo e fare le 100mila assunzioni previste dal ddl.

Immediata la replica delle controparti. “Mi suona come una gigantesca presa in giro. E’ sempre più insopportabile”, questo modo di procedere, ha ribattuto il segretario della Cgil, Susanna Camusso, interpellata sulle intenzioni del governo di chiudere “in tempi brevi” la riforma della scuola con un impegno ad assumere. Quanto ad un confronto, “stiamo ancora aspettando la convocazione. Forse hanno perso il nostro indirizzo” aggiunge Camusso, a margine di un convegno alla Camera di Commercio di Milano.

“Adesso scopriamo che c’è fretta, quindi immagino arrivino maxi emendamenti per la fiducia, ma credo – continua la leader della Cgil – si sia andati oltre la normale dialettica nel rapporto tra le parti e che non ci sia nessun rispetto dei soggetti collettivi”, aggiunge. Ribadendo che da parte del governo “si è tentata un’operazione di divisione fra lavoratori, contrapponendo i precari al resto del mondo della scuola”. Il segretario della Cgil ricorda poi che “il 5 maggio, in risposta al più grande sciopero della storia del mondo della scuola, il Governo aveva detto che bisognava aprire un confronto a Palazzo Chigi con le parti, ma stiamo ancora aspettando”.

 

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Ancora più duro è il coordinatore nazionale di Sel, Nicola Fratoianni, secondo cui “in questo governo e nella sua maggioranza ci sono degli imbroglioni: bisogna dirlo agli italiani. Noi ed altre forze di opposizione chiediamo ormai da mesi al governo una cosa molto semplice: fate un decreto per stralciare dalla legge sulla scuola le assunzioni dei docenti precari, fate un decreto per assumerli e noi lo votiamo senza passare dal via, nemmeno un emendamento. Lo votiamo subito per garantire alla scuola italiana la certezza dell’inizio del nuovo anno scolastico, e per garantire a migliaia di precari un futuro chiaro”.

Fratoianni non le manda a dire: “siccome non lo hanno voluto fare, non possono ora permettersi di dire che sono le opposizioni che impediscono l’assunzione di 100mila persone”. “Hanno presentato una pessima legge – ribadisce – su questa legge le opposizioni hanno presentato legittimamente degli emendamenti di miglioramento e modifica. Questo è il compito del Parlamento e dei suoi componenti. Non si può più accettare l’idea che ogni volta che il Parlamento ha qualcosa da dire, Palazzo Chigi se la prenda e dica: sai che c’è, ci siete voi, cioè c’è il Parlamento, c’è la democrazia che è un fastidio, e allora noi mettiamo la fiducia, senno’ non si può fare questo”. 

 

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Alessandro Giuliani

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